Cronaca
Le tossiscono in faccia e la sputano: denunciati due “bulli” e due poliziotti
È accaduto a Catania ad una donna di Biancavilla, che si rivolge ora alla Procura e alla Questura

Un gesto assurdo e irresponsabile. Un gesto che configura un vero e proprio reato. Due ragazzi, con fare e atteggiamento da bulli, si sono avvicinati ad una biancavillese, l’hanno “puntata” e uno di loro le ha tossito in faccia. È accaduto a Catania, nel viale Africa, mentre la donna era appena uscita da un negozio. Segnalati subito ad una pattuglia di poliziotti perché potessero essere identificati, gli agenti avrebbero promesso di intervenire ma in realtà sono andati via, senza fare nulla.
Come apprende Biancavilla Oggi, la malcapitata, domiciliata a Catania, quindi si è decisa a presentare una denunciata-querela sia contro i giovani sia contro i poliziotti.
Così, la biancavillese racconta i fatti: «Non appena i due ragazzi sono arrivati vicino a me, quello più basso si avvicinava di proposito e, ghignando, mi tossiva sul volto, sputando. Il gesto è stato fatto di proposito. Io indossavo la mascherina. I due ragazzi, no. Io non ho reagito ma, non appena i due mi hanno superata, mi sono incamminata dietro di loro con la speranza di incontrare una pattuglia delle Forze dell’Ordine».
In effetti, due poliziotti erano sostati in piazza Europa con una jeep Renegade di servizio. A loro sono stati raccontati i fatti appena accaduti. Uno degli agenti «mi ha interrotta e, frettolosamente, mi ha detto che lui e il collega si sarebbero recati dai due ragazzi», specifica la donna. Cosa che però non sarebbe successa.
«A quel punto, mi sono resa conto che il poliziotto mi aveva presa letteralmente in giro ma, soprattutto, costatavo che, unitamente al suo collega, aveva omesso di identificare i due soggetti che avevano violato, e verosimilmente avrebbero continuato a farlo, la normativa in vigore a tutela della salute pubblica, mettendo a rischio l’incolumità delle persone che andavano incontrando».
Da qui, la denuncia, indirizzata alla Procura della Repubblica di Catania e al questore Mario Della Cioppa, contro i due giovani per violenza privata e violazione delle disposizioni anti-Covid, ma anche contro i due poliziotti per eventuali reati che dovessero essere accertati.
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Cronaca
Stranieri sfruttati sul lavoro: nei guai biancavillese a capo di una cooperativa
L’uomo, presidente del Consiglio di amministrazione, denunciato assieme ad altre due persone

Un 32enne di Biancavilla, con precedenti penali, è fra i tre denunciati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nell’ambito di controlli contro lavoro irregolare e caporalato. L’uomo, presidente del consiglio di amministrazione di una cooperativa agricola, è ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
I controlli hanno portato alla luce un sistema illecito di reclutamento e impiego della manodopera. Le vittime sono due lavoratori stranieri in condizioni di forte vulnerabilità.
Oltre al biancavillese, sono sotto indagine un 38enne marocchino residente ad Adrano, incensurato, che agiva come caporale e intermediario per conto della stessa cooperativa, e un altro 38enne di Scordia, con precedenti, che di fatto collaborava con l’azienda.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i lavoratori extracomunitari venivano impiegati in condizioni lavorative ritenute altamente degradanti. Evidenziati retribuzioni ben al di sotto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, turni di lavoro eccessivi e ambienti privi delle minime misure di sicurezza.
L’indagato di origini marocchine è inoltre accusato di estorsione. Avrebbe minacciato uno dei due lavoratori di licenziamento se non gli avesse restituito parte della già esigua paga percepita.
A conclusione delle attività, i due lavoratori sono stati affidati a una struttura protetta, gestita da un’organizzazione internazionale per le migrazioni. Adesso potranno ricevere assistenza e protezione.
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Cronaca
Evade dai domiciliari per le sigarette alla moglie: «È un inferno se non fuma»
Singolare “giustificazione” di un 52enne residente a Biancavilla in giro con la bicicletta a Catania

I carabinieri della stazione di Catania Playa hanno arrestato un pregiudicato 52enne, residente a Biancavilla ma domiciliato a Catania, nella zona di Ippocampo di Mare. L’uomo doveva trovarsi ai domiciliari per reati contro il patrimonio. Però, i militari lo hanno sorpreso mentre, in bici, percorreva via San Francesco La Rena. Ha tentato di passare inosservato con il volto coperto da cappuccio e sciarpa, ma è stato fermato e identificato.
Di fronte alla constatazione della violazione, il 52enne ha cercato di giustificare la sua presenza fuori casa con una spiegazione singolare. Ha sostenuto di essere uscito per acquistare le sigarette alla moglie, una “accanita fumatrice” che, in mancanza di nicotina, si sarebbe irritata al punto da trasformare la giornata in un “inferno domestico”.
Una giustificazione che non ha però evitato l’arresto, eseguito sulla base degli elementi raccolti e ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto il ripristino della misura degli arresti domiciliari.
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