Chiesa
Il virus non intacca la devozione e il vescovo celebra M. Ss. dell’Elemosina
Annullate la processione esterna e la messa in piazza, i fedeli raccolti all’interno della basilica


Salta la tradizionale processione dell’icona sacra per il centro storico di Biancavilla, salta anche la messa all’aperto, ai piedi della basilica. Le misure di precauzione e sicurezza contro il coronavirus, ancora una volta, stravolgono le manifestazioni religiose. Ma la devozione resta intatta. Così, per Maria Santissima dell’Elemosina, protettrice di Biancavilla, non è mancata una solenne celebrazione, seppur all’interno della Chiesa Madre, con ingressi limitati, con il dovuto distanziamento e con mascherine al volto. Una celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina.
Gristina ha sottolineato come la festa, quest’anno, ricada in «un contesto particolarmente significativo del centenario della parrocchia matrice e del cinquantenario della costituzione di questo insigne tempio a basilica pontificia».
«Siamo qui per vivere con particolare esultanza, seppure in questo tempo significativo, tutta questa ricchezza», ha proseguito il vescovo, in riferimento al novenario culminato nella solennità della messa.
Gristina ha auspicato che le celebrazioni possano portare «ricchi frutti per la comunità biancavillese: frutti personali, familiari, comunitari sia nell’ambito ecclesiale che nell’ambito civile».
«La Misericordia, un filo d’oro»
«Noi celebriamo la Vergine Santissima dell’Elemosina e sappiamo cosa significhi tutto questo per la comunità biancavillese: ogni anno –ha detto Gristina–ne è testimonianza il particolare fervore. Ma il senso profondo di ciò che celebriamo lo dobbiamo attingere dalla Parola che abbiamo ascoltato. Celebriamo Maria Santissima dell’Elemosina proprio perché Dio è ricco di Misericordia. La Misericordia è un filo d’oro che attraversa la Sacra Scrittura a significare che è il filo conduttore del piano di salvezza del Padre dell’umanità e tiene uniti tutti i momenti della storia della salvezza. Misericordia che non è soltanto perdono del peccato, ma è anzitutto amore e tenerezza che il Signore ha per noi».
«È bello –ha concluso il vescovo– che possiamo celebrare questa festa a seguito del gesto di Papa Francesco di inserire nelle litanie lauretane questo titolo di Madre della Misericordia. Certamente per Biancavilla sarà motivo di santo orgoglio poter dire “noi questo lo avevamo compreso”. Facciamo in modo, allora, che la nostra vita quotidiana sia esperienza di Misericordia ricevuta, condivisa, celebrata e riversata sugli altri, sulle persone che incontriamo»
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Chiesa
L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»
Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»


Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.
«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.
«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».
Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».
Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.
Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.
Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».


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