Politica
Controlli straordinari sulla movida, dal Comune il plauso alle forze dell’ordine
Il sindaco Bonanno: «Impegno per una città più vivibile», il consigliere Pulvirenti: «Lavoro sinergico»
«Abbiamo richiesto un impegno maggiore sul fronte dei controlli sulla Movida biancavillese. La Polizia municipale sta facendo il suo. I carabinieri della nostra stazione cittadina, guidati dal comandante Fabrizio Gatta, anche. E la notte scorsa, con il supporto del Nucleo Radiomobile di Paternò, si è provveduto a mettere ordine. Ed a ripristinare la legalità. Ce la stiamo mettendo tutta per rendere la nostra città più vivibile. È difficile, certo. Ma non lascio il campo alla rassegnazione».
Sono le parole del sindaco Antonio Bonanno dopo il servizio di controllo straordinario di carabinieri e polizia municipale. Un servizio che, anche questa settimana, è stato svolto in tutto il territorio biancavillese e, in particolare, nei luoghi della movida.
Controlli che hanno portato ad una denuncia per lesioni personali nei confronti di un giovane. Sotto effetto di droga ed alcol, ha causato un incidente con feriti.
Sottoposti a controlli 103 persone e 57 veicoli. Segnalati, inoltre, 7 giovani assuntori di sostanze stupefacenti. Elevate 13 sanzioni amministrative per violazione del codice della strada: quasi 12mila euro di multe, 5 veicoli sottoposti a fermo amministrativo e 8 patenti ritirate.
Il plauso del consigliere Pulvirenti
Un servizio straordinario sul quale interviene, ringraziando le forze dell’ordine, il consigliere comunale Salvo Pulvirenti, capogruppo della lista “Costruiamo il nostro futuro”.
«L’intervento -dice- è solo l’ultimo di un’azione coordinata e sinergica che vede impegnate forze politiche e forze dell’ordine. Un’azione che ha come elemento centrale la necessità di pattugliare il territorio per garantire un maggior presidio. E così da aumentare anche la percezione di sicurezza dei nostri cittadini».
Per Pulvirenti «la sicurezza si costruisce e si garantisce con i fatti, non con gli slogan o le strumentalizzazioni, non è una battaglia politica, ma prima di tutto è una questione di buonsenso».
«Un lavoro in sinergia che investe –conclude il consigliere– tanto le forze dell’ordine quanto l’amministrazione comunale, un gioco di squadra che deve andare avanti, perché la sicurezza è un diritto di tutti».
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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