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Poste, assembramenti sotto il sole e file “autogestite”: si può continuare così?

Non c’è possibilità di prenotare con l’app e si è tornati alla gestione delle code con l’iscrizione su un foglietto

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© Foto Biancavilla Oggi

Vorrei fare notare quel che succede quotidianamente all’Ufficio postale di Biancavilla. Come avete raccontato voi di Biancavilla Oggi, la sede di via Benedetto Croce, in attuazione delle misure anti-Covid, non consente la prenotazione con l’app e permette solo un ingresso contingentato dell’utenza, ovvero una persona per volta, a seconda degli sportelli aperti. Fin qui nulla da obiettare, comprendo il principio di prudenza e prevenzione.

La questione che sottopongo, però, è un’altra. Se l’intento di queste misure è quello di evitare assembramenti, il loro effetto pratico è paradossalmente… l’esatto opposto.

Da una parte, non si fanno entrare gli utenti nell’ufficio ma, dall’altra, all’esterno si raduna ogni giorno una folla di utenti, uno a fianco all’altro, non tutti con le mascherine. Insomma, un assembramento a tutti gli effetti, sotto gli occhi di tutti. Ma che senso ha? L’altro giorno, per evitare il sole cocente, in tanti si sono accalcati davanti l’ingresso coperto: almeno una decina di persone in uno spazio di pochi metri quadrati.

Peraltro, si è ritornati indietro nel tempo, visto che l’organizzazione delle file di persone avviene in maniera “autogestita”. Un volontario si mette lì con un foglio di carta e scrive il cognome dell’ultimo arrivato, affidandogli un numero. Man mano che entra qualcuno, il nome viene barrato. Tutto questo crea spesso confusione e discussione.

Altro aspetto da non sottovalutare è che le code si fanno fuori. Finora il clima è stato clemente, ma in previsione delle giornate di piena estate a 40 gradi, si pretende che l’utenza (a cominciare dagli anziani) debba stare in queste condizioni?

Credo che siano necessarie misure diverse, per esempio una prenotazione online o al telefono con l’indicazione di un orario preciso in cui presentarsi, in modo che l’attesa sia limitata a 10 minuti massimo. Credo sia una soluzione possibile ed auspicabile, altrimenti le persone continueranno ad essere trattate senza il necessario rispetto.

Credo che anche il sindaco Antonio Bonanno si debba fare carico di questa situazione, facendo sentire la propria voce ai vertici di Poste Italiane per indurli ad una diversa organizzazione e una più pratica gestione delle code. Siamo nel 2020, la tecnologia –se si vuole– può esserci d’aiuto, invece Poste Italiane hanno preferito abolire le prenotazioni a distanza e la numerazione elettronica, cosa che ha indotto gli utenti ad organizzarsi scrivendo il proprio nome su un foglio (immaginabile quante persone tocchino la penna e il foglio). Tutto questo –se veramente ci fosse il virus in circolazione– sarebbe motivo di maggiore diffusione anziché arginarlo. Agite subito!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Salvatore

    15 Giugno 2020 at 11:37

    Buongiorno, sono deluso di come viene gestita non solo le poste anche i super mercati, sono un vostro Biancavillese che da 23 anni che vivo in Emilia-Romagna, sentire i miei genitori che hanno paura di andare a fare la spesa perché certe persone sono rimasti ignorante non si può dire che il virus non esiste, io ho vedo la realtà ho sentito le forze dell’ordine la risposta siamo sotto organico , al mio avviso Biancavilla la vedo sempre più negativa.

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Così è ridotta la camera mortuaria del cimitero di Biancavilla: si intervenga

Segnalazione arrivata in redazione da un cittadino che ci ha inoltrato una foto più che eloquente

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L’immagine parla da sé, senza dovere aggiungere lunghe descrizioni. È l’interno della camera mortuaria di Biancavilla: il luogo in cui vengono sistemate le bare in attesa della tumulazione. Si presenta così con umidità, maiolica staccata dai muri e lasciata a terra, una parete fatiscente, la stessa in cui è appesa un’immagine della Madonna Addolorata.

A segnalarlo a Biancavilla Oggi è un cittadino biancavillese con l’auspicio che il Comune possa intervenire quanto prima e dare una sistemazione dignitosa al luogo.

Diversi anni fa, il Consiglio Comunale di Biancavilla aveva aggiornato il regolamento di polizia mortuaria. Un lavoro accurato che proiettava il cimitero in una dimensione di modernità. Prevede, per esempio, una sorta di “anagrafe” online di tutte le tombe e un’adeguata sistemazione della camera mortuaria, nel rispetto e con i simboli delle principali religioni. Un regolamento avanzato e “laico”, che però ancora oggi rimane lettera… morta.

AGGIORNAMENTO

(29.3.2024) Dal Comune di Biancavilla si fa sapere che la camera ardente del cimitero è stata ripulita. Dopo la segnalazione pubblicata dal nostro giornale, dal luogo è stata rimossa quella parte di maiolica che era crollata a terra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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