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Associazionismo

Movida, una questione di decoro sociale: appello ai sindaci di Adrano e Biancavilla

Avviata una petizione online dell’associazione “Sinergie” per chiedere controlli e rispetto delle regole

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#decorosociale è il titolo della petizione che è stata lanciata dall’associazione “Sinergie”, con l’obiettivo di richiedere con forza e a voce unanime ai sindaci di Adrano e Biancavilla, al prefetto di Catania, ai carabinieri e alla polizia municipale, un potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine nei luoghi e nelle ore interessate dalla movida, tali da rendere questi luoghi più vivibili da un punto di vista del decoro sociale di cui molti giovani come noi risentono la mancanza.

L’associazione si è unita prontamente alla causa sollevata dagli imprenditori di Biancavilla, che sulla loro pelle stanno vivendo le difficoltà del periodo storico che stiamo affrontando, aggravate ulteriormente da quel male che da sempre incombe sulle nostre città: l’inciviltà.

«Sempre i nostri territori –viene sottolineato nella petizione– sono stati caratterizzati da una spiccata tendenza agli atteggiamenti pseudo-criminali/vandalico-mafiosi che impediscono non soltanto quello che comunemente viene considerato “quieto vivere”, ma anche la garanzia della pubblica sicurezza. Si è infatti costretti ad assistere ad una indecorosa interferenza con il normale svolgimento della vita diurna, serale e notturna dei suddetti paesi, in particolar modo con quello della movida biancavillese, della quale godono piacevolmente non solo i cittadini del luogo ma anche e soprattutto quelli dei paesi limitrofi».

«Queste interferenze sono provocate –viene specificato– da gruppi di ragazzi che nella fattispecie danno vita a liti violente, innescano inutili ed incivili fastidi per puro “divertimento”, utilizzano i loro mezzi di circolazione in maniera del tutto inadeguata ed illegale (esempio mancato rispetto dei sensi di marcia, dei segnali stradali, parcheggi inesistenti, musica ad alto volume a qualunque ora del giorno e della notte), etc. Tale situazione è divenuta perciò assolutamente insostenibile e giustifica questa nostra pubblica denuncia, nonché la richiesta a tutte le autorità competenti di un deciso intervento (posti di blocco regolari e servizi di ronda nelle ore serali, nelle vie del centro storico e del Viale dei Fiori principalmente interessate dalla movida, tali da riuscire a contrastare in modo diretto e repentino tutte le sopravvenienti situazioni di disagio) finalizzato a ristabilire le più elementari norme di convivenza civile e restituire così alle stesse città di Adrano e Biancavilla il decoro che meritano».

Luciana Putrino, uno dei membri che ha tenuto particolarmente alla causa: “Puntiamo a raggiungere un numero consistente di firme, avendo lanciato una petizione online sulla piattaforma change.org, auspicando alla sensibilità dei tanti giovani che come noi vorrebbero costruire un futuro degno in un paese, il nostro, più vivibile». Queste le sue parole in merito ai motivi che hanno spinto l’associazione ad abbracciare questa causa con tanta voglia di scommettersi.

Il presidente Ettore Romano rivolge «un grazie a coloro che contribuiranno al tentativo di raggiungimento di questo obbiettivo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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2 Commenti

2 Commenti

  1. Beppe

    4 Giugno 2020 at 2:46

    Teoricamente non dovrebbe servire una petizione per avere ciò che le istituzioni dovrebbero garantire ma vista non situazione sono d’accordo e la voterò.
    In effetti c’è troppo macello, ci vorrebbero una serie di squadra di falchi per fare sbollentare certi spiriti bollenti e ricordare l’educazione a questi branchi.
    Ma sono le istituzioni che dovrebbero fare applicare le regole.
    A spezzare la quiete di giorno, ci pensano gli ambulanti, i quali vanno in giro impuniti con le loro amplificazioni montate sui loro mezzi, quasi veri impianti con tanti di casse acustiche che martellano le orecchie e disturbano il riposo di chi sta male o di chi torna a casa dopo una notte di lavoro, nonostante una legge che ne vieta l’uso e un’ordinanza comunale.
    Inutile chiamare i vigili perché su queste cose non intervengono mentre è una questione di civiltà oltre che legale.
    Se chi ci rappresenta trascura queste cose non può definirsi civile.
    Quindi, chi rientra alle 4 di notte di lavorare si metta l’anima in pace perché alle 7:40 passa quello del pesce e alle 8 quello della verdura con amplificazioni da piazza a rovinare il meritato sonno e quando si chiama per protestare civilmente si ottiene una risposta disarmante e davvero surreale in una Biancavilla del 2020, Biancavilla che è sempre peggiore.
    Senza a dare lontano, ci si sposta a Nicolosi e Pedara (non siamo al nord) i venditori non possono usare gli altoparlanti per vendere i loro prodotti ed è giusto, che cos’è questo vociare da mercato nelle vie del centro, non è rispetto e neanche civiltà.
    Ma quando a non avere civiltà e non fare portare rispetto alle regole sono gli stessi organi, Comune e Vigili Urbani, che dovrebbero garantirle….

  2. Alfio Pelleriti

    3 Giugno 2020 at 19:00

    Sono davvero felice che i giovani di “Sinergie” abbiano preso a cuore l’annoso problema della mancanza di rispetto delle regole del vivere civile a Biancavilla. Apprezzo il vostro senso civico in difesa della legalità che è un diritto che le istituzioni che a vario titolo si occupano del territorio devono garantire. Questo vostro esercizio della democrazia vi fa onore e rende un valido contributo alla crescita civile della nostra comunità.

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Associazionismo

Accademia Universitaria Biancavillese, un anno ricco di attività ed eventi

Concluso l’anno sociale a Villa delle Favare con saggi ed esibizioni: 236 iscritti, di cui 75% donne

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A Villa delle Favare, una serie di eventi a conclusione dei corsi dell’Accademia Universitaria Biancavillese che quest’anno ha vantato 236 iscritti, di cui un buon 75% composto da donne, provenienti anche dai paesi vicini.

Inaugurata la mostra collettiva degli allievi del corso di pittura tenuto dalla prof. Mimma Alessandra, docente e pittrice di fama internazionale, la prima serata è proseguita nella sala conferenze. Qui si sono svolti i saggi e le esibizioni come risultato di intense attività culturali, formative, di socializzazione e di sport. Attività tenute durante l’anno accademico a cadenza settimanale.

Il coro polifonico, diretto dal M° Filadelfio Grasso, ha poi incantato i presenti con alcune canzoni del panorama musicale italiano. Toccati temi umani, sociali e intimistici di autori come Morandi, Zero e altri, per lanciare un messaggio di speranza e di ottimismo. A conclusione della performance, l’Inno della Regione Siciliana, Madreterra, diventato emblema dell’Accademia, perché mette in luce la storia, la grandezza, le bellezze e l’umanità della nostra Sicilia.

Altro momento significativo, la lettura degli elaborati che le allieve del corso di scrittura creativa, coordinato dalla Prof. Rosa Lanza, hanno realizzato durante le lezioni. I versi e le prose sono il frutto di rielaborazioni personali, dopo l’approfondimento dei testi, la visione di film, dibattiti su fatti e personaggi storici e di attualità. Molto spazio ai ricordi individuali alla luce di un filo conduttore intitolato “La valigia dei Ricordi”. Ne sono scaturiti racconti di ampio respiro che hanno riportato alla memoria dei tanti presenti, pezzi della loro stessa storia personale e collettiva.

Di rilievo è stata la vendita di beneficenza dei manufatti creati dal laboratorio artistico seguito dall’insegnante Vita Peri.

Altro piacevole pomeriggio dedicato ai balli di gruppo, guidati nelle coreografie dalla istruttrice Alessia Giordano. Balli intercalati dalla lettura dei componimenti dei partecipanti al corso di scrittura creativa condotto dalla prof. Elsa Sangiorgio.

Le manifestazioni, all’insegna della buona musica, del ritmo e della cultura, sono state felicemente concluse dalla presidente Rosa Lanza. Ringraziamenti e saluti all’amministrazione comunale di Biancavilla per la disponibilità sempre mostrata, a tutti i soci e al numeroso pubblico presente.

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