Politica
Covid-19, ordinanza del sindaco sulla raccolta differenziata: ecco cosa cambia
Serie di avvertenze per i rifiuri indifferenziati “speciali”, come fazzoletti, guanti, cotton fioc e rotoli di carta
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Il sindaco Antonio Bonanno ha firmato un’ordinanza (che avrà validità per i prossimi 6 mesi) riguardante il ciclo della raccolta differenziata. Si dovrà osservare il calendario della raccolta con le eccezioni per alcuni rifiuti indifferenziati “speciali”.
Si tratta di fazzoletti (per il naso, per l’asciugatura delle mani, da tavola), rotoli di carta e/o suoi fogli distaccabili, mascherine, guanti utilizzati, cotton fioc, siringhe utilizzate, cotone utilizzato per disinfettare.
Per questi tipi di rifiuti indifferenziati “speciali”, separati dagli altri rifiuti indifferenziati, devono essere utilizzati almeno due sacchetti, uno dentro l’altro (o in numero maggiore in dipendenza della resistenza meccanica dei sacchetti), osservando la seguente procedura di sicurezza:
A) Riporre rifiuti indifferenziati “speciali” in un sacchetto, distinto da quello della raccolta differenziata ordinaria, senza schiacciarli con le mani anche se esse sono protette da guanti.
B) Custodire questi rifiuti indifferenziati “speciali” in locali o luoghi della propria abitazione non accessibili a bambini, animali di affezione e a persone non contagiate.
C) Quando il primo sacchetto dei rifiuti separati è quasi pieno va chiuso utilizzando legacci o nastro adesivo.
D) Se necessario lavarsi le mani e quindi indossare guanti monouso.
E) Chiudere ermeticamente il secondo sacchetto contenente il sacchetto utilizzando legacci o il nastro adesivo.
F) ESPORRE IL SACCHETTO DELL’INDIFFERENZIATO “SPECIALE” NELLA STESSA GIORNATA DELL’INDIFFERENZIATA
G) Togliere i guanti monouso utilizzati e riporli all’interno del (nuovo) sacchetto dei rifiuti indifferenziati “speciali” dove si raccoglieranno i rifiuti;
H) Lavarsi le mani per almeno 60 secondi ed utilizzare disinfettante a base di alcol.
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
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Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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