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Cronaca

Indagini a Roma, vittima una donna di Biancavilla: «Ti taglio la gola, ti ammazzo»

Sotto inchiesta è finito l’ex marito, che adesso deve rispondere di maltrattamenti e lesioni personali

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di Vittorio Fiorenza

Le indagini descrivono tutti i contorni di una vita infernale. Con insulti e umiliazioni: «Bastarda, zoccola, stronza». E poi percosse, schiaffi, la testa sbattuta contro il muro. Minacce di morte: «Ora te la faccio pagare, prima o poi ti taglio la gola con un coltello, ti ammazzo, ti uccido». Questo il contesto di violenze e maltrattamenti che emergerebbe ai danni di una donna di Biancavilla.

Sotto indagine è finito l’ex marito, di origini romane, che deve rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e anche di lesioni personali, visto che in un’occasione, lo scorso gennaio, la donna avrebbe subìto un trauma cranico (con prognosi di 10 giorni), dopo essere stata spintonata violentemente e colpita alla testa.

I fatti sono accaduti a Roma ed è stata la Procura della Capitale a svolgere le indagini. Le carte giudiziarie riferiscono «una serie continua di sofferenze fisiche e morali ed un regime di vita intollerabile». La vittima, in particolare, sarebbe stata esposta alla «incontrollata aggressività dell’uomo derivante da abuso di alcolici».

Le indagini della Procura di Roma sono state formalmente concluse: si va verso la richiesta di rinvio a giudizio. La donna biancavillese è assistita dall’avv. Pilar Castiglia, mentre l’ex marito è assistito dagli avv. Manuela Acciaroli e David Ficini.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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