Chiesa
Idria, porte aperte all’oratorio sull’eco delle parole di Papa Francesco


Ha aperto le porte l’oratorio della parrocchia “Santa Maria dell’Idria” di Biancavilla: le attività si svolgeranno ogni domenica dalle ore 16.00 in poi, presso i locali annessi alla chiesa. Apertura sollecitata dal nuovo parroco don Giovambattista Zappalà, che assieme alle animatrici ha scelto come tema “A tutti voi giovani: siete la speranza della Chiesa”. Parole di Papa Francesco pronunciate in uno dei tanti raduni con i giovani di ogni nazione.
«L’oratorio è partito “col botto”, con la partecipazione di tantissimi bambini di diverse fasce d’età: si va, infatti, dai 4 ai 12 anni. E tutti, subito, si sono mostrati entusiasti di questa iniziativa, una boccata d’aria fresca di cui la parrocchia aveva bisogno», dice con entusiasmo Eliaca Caserta, una delle animatrici.
Come Eliaca, anche Agnese Lanza e Carmela Randazzo si sono rese disponibili alla proposta di don Zappalà di creare un oratorio, luogo di accoglienza e di ritrovo per tutti i ragazzi.
Dell’oratorio fanno parte anche Eliana e Clelia, supporto fondamentale alle animatrici: contribuiscono con le loro capacità alla buona riuscita degli incontri.
«L’oratorio ha come scopo principale –continua ancora Eliaca– quello di indirizzare i bimbi e i ragazzi verso la condivisione, l’accoglienza, l’inclusione e lo stare insieme al prossimo».
Le animatrici non sono nuove a questo tipo di iniziative. Carmela svolge già il ruolo di catechista e di capo coro da molti anni; Eliaca ha trovato terreno fertile, grazie al suo attuale lavoro nel sociale, con particolare attenzione ai ragazzi e ai bambini con disabilità intellettiva.
Importanti sono le attività di danza, calcio, lavoretti artistici, ricamo, chitarra. Importante il momento della formazione catechetica, della conoscenza di Gesù, imparando a considerarlo un amico su cui contare.
«I bambini si rendono conto che l’oratorio –conclude Eliaca– non è solo gioco, ma anche preghiera, formazione e riflessione. Quello che auspichiamo è che l’oratorio possa diventare un punto di riferimento stabile per tutti i bambini della nostra parrocchia e per le famiglie che decidono di affidarci i loro figli, seppur per poche ore. Con l’obiettivo di far sì che questa diventi una realtà sempre più numerosa. Noi ce la metteremo tutta».
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Chiesa
L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»
Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»


Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.
«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.
«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».
Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».
Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.
Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.
Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».


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