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Nasce il Terz’Ordine carmelitano: all’Annunziata 18 “consacrazioni”

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Grande festa nella chiesa dell’Annunziata di Biancavilla per la nascita del Terz’Ordine Carmelitano, aggregazione laicale riconosciuta ufficialmente dalla Santa Sede e dall’Ordine di appartenenza, come il Terz’Ordine Francescano ed i Cooperatori Salesiani.

La celebrazione è stata presieduta da padre Francesco Collodoro, parroco della Basilica Santuario “Maria Santissima Annunziata al Carmine” di Catania, e concelebrata da don Giovambattista Zappalà, vicario foraneo del XIII vicariato, e don Antonino Tomasello, parroco dell’Annunziata.

Presente anche fra’ Vincenzo Boschetto, assistente zonale del Terz’Ordine Carmelitano della Sicilia orientale e rappresentante del Padre Generale di tutti i carmelitani del mondo, Padre Fernando Millan Romeral.

«Questa sera –ha detto a Biancavilla Oggi fra’ Vincenzo– 18 biancavillesi hanno “consacrato” la loro vita al Signore, emettendo la professione al Terz’Ordine Carmelitano; questo è un atto ecclesiale che si vive con gioia perché delle persone, da laiche, seguiranno il Signore nella quotidianità».

Ha partecipato alla celebrazione anche il presidente nazionale del Terz’Ordine Carmelitano, Michele Bonanno, che alla fine ha ringraziato pubblicamente i fedeli convenuti e i neo-professi per l’impegno profuso in questi anni.

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Chiesa

I giovani di Biancavilla ricevuti dal vescovo: «I nostri talenti, i nostri sogni»

I ragazzi e gli animatori dell’oratorio dell’Annunziata accompagnati dal parroco, don Giosuè Messina

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Una folta rappresentanza dei giovani dell’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata di Biancavilla ricevuti da mons. Luigi Renna al palazzo arcivescovile, a Catania. Un incontro proficuo nel quale si è parlato dei talenti e dei sogni giovanili. Non è mancato un pensiero rivolto a Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, con un’esortazione del vescovo al rispetto.

«È stato un incontro molto arricchente ed edificante per noi giovani», dice Samuele Salamone, uno degli animatori dell’oratorio “Don Bosco”. Realtà giovanile viva, che sta crescendo sempre più nel nostro territorio, promuovendo iniziative sociali, culturali e religiose.

I giovani dell’oratorio, nell’incontro con Renna, sono stati accompagnati dai loro animatori e dal parroco, don Giosuè Messina. Ad ognuno, Renna ha regalato un libro di spiritualità.

«Ci ha incoraggiati –prosegue Samuele – a sfruttare i nostri talenti per il bene nostro e degli altri. L’arcivescovo ha evidenziato che dobbiamo credere in Dio e affidarci sempre a Lui. Il rapporto di fede nasce infatti con Dio. Ma ci sono altri rapporti molto importanti, quello sentimentale, per esempio».

«È stata per noi una gioia presentare i nostri giovani e nello stesso tempo raccontare come si impegnano a vivere da buoni cristiani. D’altra parte, – sottolinea padre Giosuè Messina – l’arcivescovo non ha esitato ad incoraggiare i ragazzi e i loro educatori in questo cammino delicato ed importante. Il tema del nostro incontro è stato “I sogni degli adolescenti nella crescita cristiana”, che l’arcivescovo ha sviluppato attraverso la parabola dei talenti. Non è mancato un accenno al fatto di cronaca di queste ultime settimane, quello della cara Giulia. Il padre vescovo ha esortato a vivere bene tutte le relazioni, nel rispetto reciproco, come il Vangelo ci insegna».

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