Cronaca
Petardo lanciato agli avversari: arrestato un tifoso biancavillese

Lungo elenco di reati contestati ad un giovane biancavillese. I carabinieri della stazione di Biancavilla hanno arrestato in flagranza un 29enne, già gravato da precedenti di polizia, poiché ritenuto responsabile di lancio di materiale pericoloso, scavalcamento ed invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive, possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive, fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti.
I fatti sono accaduti all’interno del campo sportivo comunale “Orazio Raiti” dove, durante la disputa della gara di andata valevole la finale dei play-off del campionato nazionale di Eccellenza tra le squadre “Asd Calcio Biancavilla 1990” e “Canicattì Calcio” (risultato 1-0, per la cronaca), il giovane –riferiscono i carabinieri– «ha lanciato un grosso petardo artigianale, poi esploso, nella tribuna riservata ai tifosi ospiti».
Immediatamente bloccato dai militari presenti in servizio di ordine pubblico, è stato trovato in possesso di un altro mortaretto posto sotto sequestro.
Per fortuna solo tanta paura ma nessun ferito tra i tifosi ospiti. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari.

Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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