Biancavilla siamo noi
Sisma, doppi turni e scuole “contro”: lettera aperta dei genitori al sindaco
Antonio Bruno e Luigi Sturzo (chissà se mai nel corso delle loro onorate vite abbiano avuto modo di incontrarsi) sono accomunati a Biancavilla dalla intitolazione di due scuole.
Con riferimento alle conseguenze degli eventi sismici che hanno interessato il territorio di Biancavilla il 6 ottobre 2018, i due illuminati personaggi si sono visti, loro malgrado, porre in posizioni contrapposte che, date le loro storie, difficilmente avrebbero assunto in vita.
In particolare, i menzionati eventi sismici hanno prodotto danni all’immobile che ospita(va) la scuola “Luigi Sturzo”, tali da determinarne la quasi totale inagibilità. I locali che ospitano la scuola “Antonio Bruno”, fortunatamente, hanno retto meglio alle sollecitazioni prodotte dal terremoto e non hanno riportato danni.
Si è posto, derivatamente, il problema di individuare locali idonei allo svolgimento delle lezioni per gli alunni della scuola “Luigi Sturzo”.
In maniera sicuramente intempestiva (tenuto conto che le lezioni sono riprese il 23 ottobre 2018) gli alunni della scuola “Luigi Sturzo” sono stati ospitati nei locali della scuola “Antonio Bruno”. L’accoglienza di tali ospiti ad opera dei sedicenti padroni di casa non si può dire che sia stata particolarmente calorosa e connotata da spirito di solidarietà; il tepore di questa accoglienza è dimostrata dal presupposto (mai espresso pubblicamente e formalmente) posto a suo fondamento, ovvero, che gli alunni ed il personale della scuola “Antonio Bruno” non venissero mai sfiorati dalla malasorte del turno pomeridiano.
Dopo informali proteste dirette all’amministrazione comunale ad opera di parecchi genitori di alunni della scuola “Luigi Sturzo”, alcuni di questi, in data 26 novembre 2018, rappresentavano al Sindaco del Comune di Biancavilla i disagi che i loro figli stavano subendo a causa dello svolgimento delle lezioni in orario post meridiano, ricordando allo stesso che gli edifici scolastici che ospitano le scuole appartengono al Comune ed auspicando che quest’ultimo (da reale e legittimo padrone di casa) si facesse carico di risolvere il problema disponendo una equa turnazione nello svolgimento delle lezioni pomeridiane.
Ancora in data odierna quei genitori attendono un cortese riscontro alle loro richieste. Il silenzio serbato dall’amministrazione ha indotto gli stessi genitori, preoccupati che il problema possa non trovare una soluzione prima dell’inizio dell’anno scolastico 2019/20, ad esercitare il diritto di accesso ai relativi atti in possesso ed adottati dal Comune; a distanza di oltre dieci giorni dal formale inoltro dell’istanza nessun riscontro si è avuto dai competenti organi.
In data 4 gennaio 2019 le testate giornalistiche locali hanno riportato la notizia in base alla quale, con decorrenza dai primi giorni del mese di marzo, la scuola “Luigi Sturzo” avrebbe svolto le lezioni in orario mattutino e la scuola “Antonio Bruno” le avrebbe svolte in orario pomeridiano.
Non c’è dubbio che, viste le premesse, la notizia abbia suscitato un moderato entusiasmo nella fazione “Luigi Sturzo”; moderato in quanto per sconosciute ragioni, ed auspicando che venga in ogni caso applicata, la menzionata turnazione ha illogicamente riservato un trattamento di favore alla fazione “Antonino Bruno” poichè la sottoporrebbe ad una minore quantità di turni pomeridiani, peraltro, in una stagione più agevole. Transeat.
Nei giorni immediatamente seguenti, le medesime testate giornalistiche hanno divulgato le iniziative intraprese sul punto dal Consiglio di Istituto della “Luigi Sturzo” ed hanno riferito di ventilate e riluttanti resistenze da parte del Consiglio di Istituto della “Antonio Bruno” alla attuazione dell’alternanza nei turni.
Auspicando che quanto prima venga data dai competenti organi ufficialità al riconoscimento del principio di alternanza nei turni mattutini e pomeridiani ed alla loro conseguente attuazione, si invita il Sindaco (sempre che lo voglia) ad esprimere pubblicamente il proprio intendimento in merito e le ragioni che lo hanno indotto, sino alla data odierna alla mancata adozione di alcun provvedimento al riguardo.
Si invitano, ciascuno per la propria competenza, il Dirigente Scolastico, i membri del Consiglio d’Istituto ed anche i singoli docenti della scuola “Antonio Bruno” (sempre che lo vogliano) ad esprimere pubblicamente il loro avviso in ordine all’opportunità di attuare la più volte citata alternanza nella effettuazione dei turni pomeridiani, ovvero, ad esternarne le ragioni ostative.
Probabilmente, all’esito dei bramati riscontri da parte delle persone e degli organi direttamente interessati, potranno placarsi le polemiche montate nell’arco dei mesi trascorsi affinché anche Antonio Bruno e Luigi Sturzo non vedano scalfita la loro memoria tirati in ballo in dispute che mai in vita li avrebbero visti protagonisti.
DANIELE DI GLORIA, MARILENA DI GRAZIA, GIUSEPPE D’URSO, PLACIDO GIUFFRIDA, VINCENZO GIUFFRIDA, EMANUELA MANCARIA, ROSARIA MANCARI, GIOSUÈ PAPPALARDO, DANIELA MILAZZO, GIOVANNI MARCO RAPISARDA
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Biancavilla siamo noi
Uno scatto dal cimitero di Biancavilla: rifiuti e tombe, un muro sottile in mezzo
Una nostra lettrice: «La visuale offre un’evidente “stonatura”, eppure basterebbe un po’ di buonsenso»
Uno scatto fotografico che parla da sé. Una vista al di sopra del muro che separa l’isola ecologica dal cimitero nuovo di Biancavilla. Di qua lo scarrabile pieno di rifiuti, di là la serie di tombe e lapidi.
Non è soltanto una visuale con una evidente “stonatura” (è quel che si vede dal primo piano dell’area di pertinenza dell’Arciconfraternita del Sacramento). È anche una questione, spesso, di cattivi odori che pervadono i luoghi di sepoltura, sia nella parte “nuova” che in quella dei loculi confraternali.
È così: il cimitero confina con l’isola ecologica. «Lo sappiamo che le due aree sono attigue, ma – osserva una nostra lettrice, reduce da una visita al cimitero – si possono osservare delle accortezze, nel rispetto del luogo. Per esempio, mi chiedo per quale motivo si debbano sostare questi cassoni pieni di rifiuti a ridosso del muro del cimitero. Una separazione sottile che, di fatto, non evita né una vista poco decorosa né blocca i cattivi odori che, soprattutto in giornate di vento, arrivano fin dentro il cimitero. A volte basta poco. Ma perché l’attenzione per le piccole cose, a Biancavilla sembra qualcosa di gigantesco? Qui non servono finanziamenti, ma buonsenso». Un interrogativo e considerazioni che rigiriamo ad amministratori e funzionari del Comune.
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