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Il sindaco e la preside intervengono: «”Sturzo”, falsità e sciacallaggio»

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Nota congiunta del sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, e del dirigente scolastico della media “Luigi Sturzo”, Giuseppina Furnari. Questo il contenuto.

È quanto meno doveroso intervenire a proposito della ridda di voci che si susseguono sul destino dell’Istituto “Luigi Sturzo”. Dobbiamo registrare come siano state messe in circolo falsità legate al fatto che la scuola rimarrà chiusa per chissà quanto tempo o che – addirittura – l’edificio debba essere demolito e ricostruito: francamente, ci sembra un’azione di sciacallaggio che non serve a nessuno. Che, per contro, appesantisce una vicenda sulla quale si sta conducendo una corsa contro il tempo per il recupero dei fondi e l’avvio dei relativi lavori di messa in sicurezza. Ad oggi, ci sentiamo di confermare che entro pochi mesi gli alunni torneranno regolarmente tra i banchi della “Sturzo”.

«I genitori stiano tranquilli – spiega il dirigente scolastico, Giuseppina Furnari -. Stiamo lavorando assieme all’amministrazione comunale per trovare la soluzione migliore e creare meno disagi possibili agli stessi genitori. È un momento che richiede pazienza e lucidità. Di certo, non ci saranno container: perché la scuola esiste, non è scomparsa. E, di concerto con l’amministrazione, faremo in modo che i disagi siano ridotti al minimo».

«Ho ribadito più volte – interviene il sindaco Bonanno – che l’intento della mia amministrazione è quello di riportare, anzi, di migliorare lo stato strutturale dei nostri istituti. Gli eventi sismici dello scorso 6 ottobre ci hanno messo a dura prova: ma quello che non accetto è che si strumentalizzi su una questione che dovrebbe trovarci uniti. La “Luigi Sturzo” tornerà aperta, agibile e più bella. Per i nostri figli».

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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