Politica
Il Comune e il comitato “Rinazze” spostano ora la battaglia al Tar
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di Vittorio Fiorenza
Una battaglia da combattere nelle aule della giustizia amministrativa, ma da portare anche in piazza. Il comitato costituito a difesa di Piano Rinazze contro la realizzazione in quell’area a vocazione agricola di due impianti di trattamento rifiuti chiama alla mobilitazione. E a Villa delle Favare, ha fatto il punto, vedendo al suo fianco l’amministrazione comunale.
Gli iter riguardano due distinti progetti: uno della società Ch4 Energy e l’altro della Greenex. Seppur con tecnologie differenti, entrambe mirano alla produzione di biometano e compost attraverso il trattamento di rifiuti, che in ipotesi dovrebbero provenire da buona parte della Sicilia orientale. Se le procedure per Greenex sono in stand by, la Ch4 Energy ha già incassato il parere favorevole sulla Valutazione di impatto ambientale dall’assessorato regionale all’Energia, lo stesso che ha convocato la conferenza decisoria a metà mese.
È proprio sul decreto di compatibilità ambientale che il Comune di Biancavilla, come già annunciato qualche settimana fa, presenterà ricorso al Tar, evidenziando «una serie di errori e mancanze sostanziali». Una linea ribaltata, ha rivendicato il sindaco Antonio Bonanno, «rispetto alla precedente amministrazione comunale, che invece era stata in silenzio e siamo stati noi a fare emergere quanto stava avvenendo nel nostro territorio». Un ricorso parallelo potrebbe arrivare dal comitato, che raggruppa aziende agricole, produttori ed ambientalisti. In prima linea, tra questi, il consorzio Euroagrumi presieduto da Salvatore Rapisarda.
«La nostra “sfortuna” – spiega il presidente del comitato, Pietro Ranno – è che in quest’area passa il metanodotto ed è motivo di attrattiva per queste società. Ma non è possibile che gli interessi di pochi debbano prevalere sugli interessi, decisamente più ampi e diffusi, di chi ha creato un’agricoltura capace di esportare in mercati esteri».
Stessi toni dal direttore di Coldiretti Catania, Giuseppe Campione: «Questo è un territorio straordinario in cui insistono produzioni Dop e quindi non è possibile andare ad ostacolare lo sviluppo e l’equilibrio ambientale. Non si può essere favorevoli a questi impianti, bisogna procedere per verificarne la legittimità».
Tra i diversi interventi che si sono susseguiti a Villa delle Favare, anche quelli dei deputati regionali Giovanni Bulla (Udc) e Angela Foti (M5s). Due parlamentari di schieramenti opposti, ma concordi nel contrastare la localizzazione dei due impianti a Rinazze.
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Politica
Carmelo Salamone, nuovo direttore amministrativo al Comune di Biancavilla
È vincitore di concorso, formalizzata la sua assunzione: lavorerà allo Sportello per le Attività produttive
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Firma del contratto, lunedì si comincia. Il dott. Carmelo Salamone, 36 anni, è il nuovo istruttore direttivo amministrativo del Comune di Biancavilla. Salamone, biancavillese, laureato in Giurisprudenza, è il vincitore del concorso il cui iter si è concluso il 18 marzo scorso. Andrà a rafforzare la squadra di lavoro amministrativa. Lavorerà allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), il soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che hanno ad oggetto l’esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi.
Il nuovo assunto darà manforte allo SUAP del Comune di Biancavilla al centro di una profonda trasformazione. Sta per partire, infatti, lo SUAP ONLINE, piattaforma digitalizzata per l’accoglimento di istanze, domande, richieste, SCIA, comunicazioni e ogni altra procedura autorizzatoria o comunicativa.
«Al dott. Salamone – afferma il sindaco Antonio Bonanno – ho augurato buon lavoro. Sono certo che darà un contributo di qualità ed efficienza alla macchina amministrativa. La sua assunzione è stata resa possibile dall’apertura dei concorsi che ha permesso al nostro Comune di aprire a nuove forze in sostituzione dei professionisti andati in pensione».
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alfio
16 Settembre 2018 at 7:55
Mentre a piano Rinazze, con il patrocinio del comune, si combatte la battaglia contro gli impianti di compostaggio, i proprietari di contrada Erbe Bianche, poco distante e sotto il centro abitato, ricevono dal comune stesso l’avviso che i loro terreni saranno destinati a discarica di inerti pericolosi, nello specifico amianto e fluoroedenite.