Politica
Amianto, settore edile in allarme «Urgente una discarica per inerti»

Necessario un sito per materiali di risulta provenienti da lavori pubblici o anche da semplici manutenzioni o demolizioni di privati. Bonanno a Biancavilla Oggi: «Stiamo lavorando in tale direzione con tutti gli enti».
di Vittorio Fiorenza
Il ragionamento è semplice: tutti gli immobili di Biancavilla sono stati costruiti o interessati a manutenzioni con l’utilizzo di prodotti edili provenienti da monte Calvario (fonte delle fibre nocive simili all’amianto). E quindi vanno considerati potenzialmente inquinati dal minerale-killer. Questo significa che i materiali di risulta di demolizioni o semplice manutenzione sono da ritenere “rifiuti speciali” da trasportare e conferire in adeguati siti.
Per le imprese edili e per i cittadini significherebbe sostenere complesse procedure e costi stratosferici, anche per piccoli lavori di muratura. Ma Biancavilla è un “sorvegliato speciale”: non si può sorvolare. Finora gli inerti di lavori pubblici (per esempio quelli recenti della scuola media “Luigi Sturzo”) sono stati “sigillati” in sacchi bianchi e collocati dentro il perimetro di monte Calvario. Ma l’area è destinata ad essere bonificata.
Necessario, quindi, un sito nel territorio comunale in cui dislocare questi materiali. Una questione cruciale per il futuro del settore edile. Prioritaria per il sindaco Antonio Bonanno, che sollecitato da Biancavilla Oggi rassicura: «Ci siamo messi al lavoro per agire subito su più fronti. Uno riguarda la bonifica di Monte Calvario: siamo nella fase di verifica del progetto esecutivo in attesa che si avviino le procedure di gara. Un altro ci vede impegnati nel prevedere una discarica per inerti derivanti dall’edilizia e collegati inevitabilmente alle particelle di fluoroedenite: abbiamo già intavolato un percorso con la Regione che ci porterà ad individuare un sito opportuno. Una questione non più rinviabile».
E a breve si attendono risposte da Roma, specifica Bonanno: «Abbiamo avviato tutte le procedure tecnico-operative per la realizzazione in sicurezza degli interventi ad opere urbanistico-edilizie su tutto il territorio di Biancavilla. Presto, il Ministero all’Ambiente darà il via libera a questo documento discusso con Ministero, Istituto superiore della Sanità, Inail, Arpa, Asp, Regione, ex Provincia. Non intendiamo abbassare la guardia. Ne vale della nostra salute e del nostro sviluppo».
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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