Cronaca
Due “casette” del Gal Etna a fuoco, incenerite da incendio doloso

Il sindaco Bonanno: «Soldi pubblici sprecati, gettati al vento ed oggi anche il vanto dei balordi che sono entrati indisturbati ed hanno incendiato senza alcuna vergogna»
di Vittorio Fiorenza
Due “casette” del Gal Etna di piazza Don Bosco a Biancavilla sono state completamente incenerite. Un incendio di origine dolosa ha distrutto le due strutture in legno. Ignoti hanno appiccato le fiamme nella parte vicina al cancello che dà su via dei Peloritani.
Il fatto è accaduto nel cuore della notte. Ad intervenire è stata una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Adrano. Sul posto pure agenti di polizia del commissariato di Adrano, che hanno il compito ora di tentare di risalire ai responsabili dell’atto e decifrarne il significato. Si tratta di un’azione di vandalismo, il gesto di ragazzi sconsiderati oppure bisogna dare un’altra lettura?
Le cosiddette “casette” sono state dislocate lì ormai da diversi anni. Realizzate dal Gal Etna con un finanziamento europeo di 200mila euro, erano destinate a stand per esposizione di prodotti agricoli locali e di manufatti dell’artigianato agricolo. Ma non sono stati mai utilizzati. Mai redatto un regolamento comunale per l’utilizzo, mai pubblicato un bando per l’assegnazione degli spazi (una ventina che occupano l’intera piazza Don Bosco).
Una cattedrale nel deserto. Un plateale sperpero di denaro pubblico. Fuori e dentro il Consiglio Comunale si sono levate spesso proteste e polemiche con appelli a utilizzare l’area per lo scopo prefissato. Ma senza alcun effetto. Innumerevoli volte queste strutture in legno sono state distrutte e vandalizzate. A poco sono servite la recinzione di metallo e l’apposizione di due cancelli. Le cosiddette “casette” appaiono abbandonate, semidistrutte e piene di rifiuti. Delle due andate a fuoco, restano solo lo “scheletro” e la cenere.
Sull’accaduto è intervenuto con una nota il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno: «Un atto vile e grave che condanno fermamente e che mi fa comprendere, una volta di più, quanto sia necessario intervenire per dirimere una situazione di stallo che prosegue da anni. Soldi pubblici sprecati: gettati al vento e che oggi trovano anche il vanto dei balordi che sono entrati indisturbati ed hanno incendiato senza alcuna vergogna. Sto già provvedendo a verificare la questione amministrativa legata a quelle “casette” per comprendere quale sia, per il Comune di Biancavilla, il modo migliore di intervenire e ridare dignità a piazza Don Bosco».

Una delle iniziative dei consiglieri per denunciare l’abbandono dell’area e delle strutture in legno
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Cronaca
Capelli trovati tra brioches e cornetti in un chiosco di Biancavilla: maxi-multe
Verifiche nei locali del centro storico, controlli a tappeto su strada: oltre 12mila euro di sanzioni

Operazione di controllo del territorio a Biancavilla da parte dei poliziotti del Commissariato di Adrano e del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale” con il supporto del Corpo Forestale, dell’Ispettorato del Lavoro e della Polizia Locale.
Controllati chioschi e pub per verificare l’osservanza delle normative previste per la vendita e la somministrazione di alimenti e bevande, oltre alle posizioni lavorative. Rilevate molteplici irregolarità, in alcuni casi anche gravi, al punto da comminare sanzioni per oltre 12mila euro.
Occhi puntati sui chioschi
Su tre chioschi controllati, due hanno evidenziato infrazioni rilevate dalla Polizia Locale. In particolare, accertata l’occupazione abusiva di suolo pubblico per cui ai titolari sono state contestate due sanzioni ciascuna di 173 euro.
Inoltre, in un chiosco, il Corpo Forestale ha rilevato prodotti privi di tracciabilità, tra sciroppi (25 litri), brioches e cornetti surgelati (30 chili), peraltro conservati in contenitori non idonei dal punto di vista igienico, al cui interno vi erano anche alcuni capelli. In questo caso, il titolare del chiosco è stato sanzionato per 1.500 euro e gli alimenti sono stati distrutti. Sono in corso, invece, gli accertamenti per i profili relativi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, nonché sugli orari di lavoro.
Un pub ai raggi X
In un pub del centro storico, riscontrata la presenza di un lavoratore in nero. L’Ispettorato territoriale del Lavoro ha fatto scattare una maxi-sanzione di 5000 euro e una di 3.900 per lavoro in nero. Già in passato era stata accertata un’analoga situazione: sospesa l’attività, in attesa regolarizzi le violazioni.
Nel locale adibito a cucina, inoltre, il Corpo Forestale ha sequestrato e poi distrutto 17 chili di prodotti, freschi e congelati, di un valore commerciale di circa 300 euro, in quanto mancanti del necessario requisito della tracciabilità. Scattata la sanzione di 1500 euro, mentre il titolare è stato denunciato per frode alimentare in commercio, in quanto prodotti alimentari congelati erano spacciati come freschi, senza l’indicazione nel relativo menu.
Identificate 177 persone
Altro ambito dei controlli ha riguardato il Codice della strada. Complessivamente, i poliziotti hanno identificato 177 persone, di cui 21 già note alle forze dell’ordine, e controllato 60 veicoli, sospendendo dalla circolazione due auto per la mancanza della revisione e sanzionando altri conducenti per la mancata esibizione dei documenti, per il mancato utilizzo della cintura e del casco protettivo in sella agli scooter.
Individuate, infine, due persone di nazionalità marocchina, sprovviste di documenti. Pertanto, sono state condotte all’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania per approfondimenti.
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FOCUS
Cronaca
Auto in fiamme nel cortile delle suore salesiane: panico tra gli abitanti
Il fuoco distrugge il mezzo di proprietà dell’Ipab, in corto circuito i cavi elettrici della zona

Forse un corto circuito o effetto del forte caldo. Un’auto è andata a fuoco nel cortile di via Mongibello, che affianca l’immobile delle suore salesiane. Il mezzo (di proprietà dell’Ipab ma in uso alle suore) era stata appena parcheggiata, di ritorno da un servizio a Catania. in poco tempo le fiamme l’hanno completamente distrutta.
Il fuoco ha lambito anche una saracinesca e il portone d’ingresso di un’abitazione. I cavi elettrici all’esterno degli edifici sono andati distrutti, generando un corto circuito, che ha mandato in fiamme anche i fili elettrici posti al di sopra dell’ingresso dell’istituto salesiano, dall’altro lato della strada. Tutta la zona ha subito lo stacco dell’energia elettrica.
Sono stati momenti di panico ed apprensione per gli abitanti della zona. Sul posto, a domare l’incendio, sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò, visto che quelli di Adrano erano fuori per un altro intervento. Presenti anche i vigili urbani.
Adesso si lavora per rimettere in sicurezza i luoghi, provvedere alla bonifica e ripristinare l’elettricità. Tanta paura, per fortuna nessuna conseguenza per le persone. I danni sono da quantificare. Da parte dell’amministrazione Ipab sarà avviata la procedura per la copertura assicurativa.
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