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Cronaca

Le violenze alla fiera del bestiame, il pm aggrava i capi di imputazione

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di Vittorio Fiorenza

Davanti al Gup del Tribunale di Catania, Carlo Cannella, nuova udienza sul caso delle violenze avvenute alla fiera abusiva del bestiame, nell’ottobre 2016, a Biancavilla. Sono 18 le richieste di rinvio a giudizio avanzate dal pm. In quell’occasione, un maresciallo dei carabinieri, Guido Costigliola, fu intralciato nel suo lavoro e riportò una ferita alla testa. Due donne, l’avv. Pilar Castiglia e Angelica Petrina (attivista Lav), furono picchiate selvaggiamente e persino derubate delle borse e dei cellulari. Nonostante le continue chiamate, non intervennero i vigili urbani. Lo fece solo una pattuglia dei carabinieri.

La novità dell’ultima udienza è che il pm ha aggravato i capi di imputazione nei confronti di Salvatore Ventura, Pietro Tomasello e Natale Ponticello. Ai tre viene adesso contestata la rapina aggravata. In un primo momento, l’ipotesi nei confronti del primo era di furto aggravato, mentre agli altri due venivano contestate solo le lesioni personali ai danni delle due donne.

Altri sette imputati devono rispondere, a vario titolo, di resistenza a pubblico ufficiale, rapina e maltrattamenti di animali. Coinvolti pure otto vigili urbani: per sei l’accusa è di rifiuto di atti d’ufficio, mentre per il comandante Vincenzo Lanaia e l’ispettore Alfio Greco l’ipotesi di reato è di minacce aggravate nei confronti dell’attivista Lav, convocata e “redarguita” per avere esposto la polizia municipale nella vicenda.

Nell’udienza ammesse come parti civili l’avv. Castiglia e la Petrina, il centro antiviolenza Calypso (di cui Castiglia è presidente), la Lav, l’Upa e l’associazione Codici e ambiente. Esclusi l’Ordine degli avvocati di Catania e le associazioni Save the world, L’altra zampa, Lida e Lndc. Nessuna costituzione di parte civile avanzata dal Comune di Biancavilla. All’udienza dibattimentale, tuttavia, la nuova amministrazione del sindaco Antonio Bonanno potrà ancora rimediare ad un’assenza che, al palazzo di giustizia, non è passata inosservata.

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Cronaca

Condivise video hot di una donna, condannato ad un anno di reclusione

Sentenza di primo grado dopo 5 anni: per l’uomo cade l’accusa di stalking, assolti altri tre imputati

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Trattamento illecito di dati personali e diffamazione aggravata: sono i reati per i quali il Tribunale di Catania ha condannato un biancavillese, ritenuto responsabile della diffusione di immagini hot di una donna, anche lei di Biancavilla.

Alla quarta sezione penale, il giudice Dora Anastati ha inflitto una pena (sospesa) di un anno di reclusione e 1000 euro di multa. L’imputato dovrà sostenere anche il pagamento delle spese processuali, il pagamento delle spese legali della vittima (quantificati in 2500 euro) e il risarcimento danni (da definire in sede civile).

L’uomo è stato assolto, invece, dall’accusa di stalking. La Procura aveva chiesto per lui una condanna a 2 anni di carcere.

Nello stesso procedimento, assolti per non aver commesso il fatto altri tre biancavillesi, accusati di diffusione illecita di foto intime ai danni di una seconda donna di Biancavilla. Per ciascuno di loro, il pm aveva chiesto 1 anno di reclusione.

Morbosità su WhatsApp e Messenger

La vicenda risale al 2019 (non esisteva ancora il reato del “revenge porn”) e, seppur per episodi distinti, ha coinvolto due donne di Biancavilla. Video e foto in pose e atteggiamenti erotici che le ritraevano sono stati diffusi senza il loro consenso, diventando virali tramite WhatsApp e Messenger.

Le vittime hanno raccontato agli inquirenti gli effetti devastanti della condivisione non autorizzata di quelle immagini. Una di loro, in particolare, ha riferito come la sua vita sia stata sconvolta e distrutta, in ambito familiare e lavorativo.

Le indagini si sono avvalse anche delle attività tecniche della polizia postale, tenendo conto dell’attivismo di profili anonimi. L’inchiesta si è poi allargata, per un imputato, all’ipotesi degli atti persecutori. Un’accusa non provata, circoscrivendo quindi la condotta illecita alla sola diffusione dei video erotici con conseguente diffamazione e violazione della privacy.

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Cronaca

Pedone investito da un’auto nel viale Europa: trasferito in codice rosso

Il malcapitato trasportato all’ospedale “San Marco” di Catania, intervento dei vigili urbani

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Un pedone è stato investito all’incrocio tra via Montessori e viale Europa, a Biancavilla. Secondo le prime informazioni, l’uomo stava attraversando la strada quando è stato colpito in pieno da un’auto in transito.

Sul posto, intervento del servizio del 118, il cui personale ha riscontrato ferite al volto e alla testa al malcapitato. Necessario, quindi, il suo trasferimento in codice rosso all’ospedale “San Marco” di Catania.

È toccato alla polizia municipale regolare il traffico e avviare i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente.

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