Politica
La resa di Glorioso tramite sms: «Mi ritiro dalla scena politica»

di Vittorio Fiorenza
«Per motivi miei personali e per l’unità della coalizione, vi comunico il mio ritiro dall’attività politica. Finirò il mio mandato di sindaco ma non intendo occuparmi di elezioni amministrative. Vi ringrazio di tutto quello che avete fatto per me».
Poche parole, poche battute. L’addio alla politica, Glorioso lo dà con un sms, inviato dal suo cellulare agli esponenti della sua coalizione, o meglio a quelli che ancora rimangono.
La mattina di domenica, quando ancora il disastro del Pd (a Biancavilla più fragoroso rispetto al resto d’Italia) era nascosto dentro le urne, il sindaco (ormai per pochi mesi) di Biancavilla ha digitato quei 200 caratteri, che suonano come una resa, dopo che per un decennio è stato riverito e incontrastato.
Ma si sa, alla fine di ogni regno, il potere si sgretola sotto i piedi: c’è chi nemmeno ti ascolta, chi non si premura neanche a risponderti al telefono come una volta, chi si prende gioco di te. Lo sconforto ti assale ed ecco alzare bandiera bianca. Proprio mentre la nave affonda, nel peggiore dei modi, nel fuggi fuggi generale, ci si può comportare da eroi fino alla fine o come uno Schettino qualunque.
Attenzione, quell’sms mandato a pochi intimi ma rimbalzato sui profili whatsapp di chissà quanti politici biancavillesi, contiene un messaggio che, un sindaco a fine mandato, avrebbe dovuto comunicare alla città. Glorioso non l’ha fatto. Non l’ha fatto ancora. Oppure… è semplicemente un bluff. Chissà. Chi lo può escludere? Ultimi colpi di coda di un regnante e dei pochi cortigiani rimasti in un castello di sabbia.
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Politica
Il taglio dei pini dà ossigeno alla politica: attacchi da destra a sinistra
Marco Cantarella e Alfio Distefano contro le modalità dei lavori in piazza Falcone-Borsellino

Il taglio degli alberi di pino di piazza Falcone-Borsellino, a Biancavilla, dà ossigeno alla politica locale. Prese di posizione e interventi polemici contro l’amministrazione comunale arrivano da destra e sinistra.
Non passano inosservati i toni usati da Marco Cantarella, già assessore ed attuale consigliere comunale di maggioranza. Prendendo spunto dal video pubblicato da Biancavilla Oggi, Cantarella non usa mezzi termini.
In un post su Facebook scrive: «Una riqualificazione che distrugge l’identità di una piazza… anziché avviare delle opere di valorizzazione e conservazione del bello, dell’unico polmone verde di un quartiere, si pensa bene di abbattere e uccidere decine di pini adulti… Un intervento vergognoso, uno sfregio inutile e costoso che andrà a vantaggio solo di qualche fortunato vivaista. Mi dissocio da questi tipi di interventi, che appartengono ad un modus operandi post guerra».
Dal fronte opposto, interviene pure Alfio Distefano del Partito democratico. «Il Consiglio Comunale – ricorda – aveva approvato all’unanimità una mia mozione per piantare 100 nuovi alberi in città, rimpiazzando le aiuole esistenti. Decisione ignorata, ancora una volta, da un’amministrazione che procede indisturbata, calpestando il ruolo del Consiglio Comunale e il bene della città».
«Dicono che verranno piantati nuovi alberi, ma – sottolinea Distefano, riferendosi al taglio dei pini – nel frattempo si taglia un pezzo di storia e si impoverisce il nostro verde pubblico. Ancora una volta, la destra cittadina si dimostra tutto tranne che una soluzione per l’ambiente e la qualità della vita. Chi ne paga le conseguenze? Sempre e solo i cittadini».
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Politica
Battiato aderisce all’Mpa: «Delusione e amarezza, scelta che non gli fa onore»
Dura reazione del gruppo “Biancavilla in azione” nel quale il consigliere comunale era stato eletto

«La scelta del consigliere Battiato, per i suoi modi sbrigativi e irrispettosi, provoca delusione e amarezza a quanti – noi per primi – hanno lavorato per raggiungere obiettivi importanti. Nessuno di noi ha compreso le ragioni di questa decisione e, a dirla tutta, ci pare che Francesco Battiato non abbia scritto una pagina politica che gli fa onore».
Parole dure, quelle scritte in una nota dal gruppo “Biancavilla in azione“, nella cui lista era stato eletto Francesco Battiato. Lo stesso che, in aula, ha formalizzato la sua adesione al Movimento per l’Autonomia con tanto di “benvenuto” di Giuseppe Lombardo.
«Un annuncio a sorpresa che ci amareggia non poco. Il consigliere Battiato, infatti, non ha avuto la correttezza di informare preventivamente il gruppo politico che lo ha candidato e grazie al quale è stato eletto. In sostanza, siamo stati messi davanti al fatto compiuto». Lo sottolineano Placido Santanocita e Antonio Greco, primi firmatari della lista “Biancavilla in azione”, che in Consiglio rimane rappresentata da Salvo Pulvirenti.
Critiche anche al presidente del Consiglio
«Battiato – prosegue la nota – ha giustificato la propria scelta, affermando che la stessa è dettata da motivi politici e di condivisione di valori appartenenti al gruppo cui ha aderito. Tale motivazione si presta a molteplici interpretazioni, la più importante delle quali è che il gruppo “Biancavilla in azione” è ispirato a una idea di politica che mette al centro il valore del bene comune. Valore che, evidentemente, egli non condivide. Gli auguriamo buon lavoro, non prima di avergli ricordato che il tempo è galantuomo».
Il gruppo critica anche l’atteggiamento assunto dalla guida dell’assemblea cittadina, esponente autonomista: Esprimiamo, infine, stupore e amarezza per le parole di benvenuto nel proprio gruppo Mpa pronunciate dal Presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Dichiarazione incompatibile con il ruolo “super partes” che è chiamato a rappresentare una figura istituzionale come il Presidente dell’assise cittadina».

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Alba
9 Marzo 2018 at 21:21
Concordo nel pensiero di Pippo…ma c’è dell’altro della sconfitta di glorioso..ossia quella che non ha fatto nulla per il paese….ed sono molti che pensano alla stessa maniera…ma c’è un’aria pesante per la regione….
Pippo
8 Marzo 2018 at 12:42
E’ triste la caduta di essere umano quando crolla. Certo lui esce di scena nel peggior dei modi possibili, appunto come Schettino che abbandona la nave prima di affondare. Ognuno si comporta in base la propria tempra, la propria personalità ed il proprio carattere che già conoscevamo. Insomma, normale per uno come lui.
P.s.: ci avevate fatto attenzione che negli ultimi tempi vestiva sempre col vestito? Forse sperava in un avanzamento di carriera politica tipo onorevole….non ridete eh…Non ce l’ha fatta Grasso, D’Alema, Minniti….forse dovevano procurargli un collegio tipo Boschi o Casini…su al continente…solo che avrebbero riso appena parlava…e non ridete un’altra volta, eh…