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Politica

La resa di Glorioso tramite sms: «Mi ritiro dalla scena politica»

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di Vittorio Fiorenza

«Per motivi miei personali e per l’unità della coalizione, vi comunico il mio ritiro dall’attività politica. Finirò il mio mandato di sindaco ma non intendo occuparmi di elezioni amministrative. Vi ringrazio di tutto quello che avete fatto per me».

Poche parole, poche battute. L’addio alla politica, Glorioso lo dà con un sms, inviato dal suo cellulare agli esponenti della sua coalizione, o meglio a quelli che ancora rimangono.

La mattina di domenica, quando ancora il disastro del Pd (a Biancavilla più fragoroso rispetto al resto d’Italia) era nascosto dentro le urne, il sindaco (ormai per pochi mesi) di Biancavilla ha digitato quei 200 caratteri, che suonano come una resa, dopo che per un decennio è stato riverito e incontrastato.

Ma si sa, alla fine di ogni regno, il potere si sgretola sotto i piedi: c’è chi nemmeno ti ascolta, chi non si premura neanche a risponderti al telefono come una volta, chi si prende gioco di te. Lo sconforto ti assale ed ecco alzare bandiera bianca. Proprio mentre la nave affonda, nel peggiore dei modi, nel fuggi fuggi generale, ci si può comportare da eroi fino alla fine o come uno Schettino qualunque.

Attenzione, quell’sms mandato a pochi intimi ma rimbalzato sui profili whatsapp di chissà quanti politici biancavillesi, contiene un messaggio che, un sindaco a fine mandato, avrebbe dovuto comunicare alla città. Glorioso non l’ha fatto. Non l’ha fatto ancora. Oppure… è semplicemente un bluff. Chissà. Chi lo può escludere? Ultimi colpi di coda di un regnante e dei pochi cortigiani rimasti in un castello di sabbia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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2 Comments

2 Comments

  1. Alba

    9 Marzo 2018 at 21:21

    Concordo nel pensiero di Pippo…ma c’è dell’altro della sconfitta di glorioso..ossia quella che non ha fatto nulla per il paese….ed sono molti che pensano alla stessa maniera…ma c’è un’aria pesante per la regione….

  2. Pippo

    8 Marzo 2018 at 12:42

    E’ triste la caduta di essere umano quando crolla. Certo lui esce di scena nel peggior dei modi possibili, appunto come Schettino che abbandona la nave prima di affondare. Ognuno si comporta in base la propria tempra, la propria personalità ed il proprio carattere che già conoscevamo. Insomma, normale per uno come lui.
    P.s.: ci avevate fatto attenzione che negli ultimi tempi vestiva sempre col vestito? Forse sperava in un avanzamento di carriera politica tipo onorevole….non ridete eh…Non ce l’ha fatta Grasso, D’Alema, Minniti….forse dovevano procurargli un collegio tipo Boschi o Casini…su al continente…solo che avrebbero riso appena parlava…e non ridete un’altra volta, eh…

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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© Foto Biancavilla Oggi

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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Politica

Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa

I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

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© Foto Biancavilla Oggi
QUESITISINO
Licenziamenti illegittimi94,58% 5,42%
Lavoratori piccole imprese94,05%  5,95%
Lavoro precario94,08% 5,92% 
Sicurezza sul lavoro91,12% 8,88%
Cittadinanza italiana65,68%32,32% 

Fonte: Comune di Biancavilla

Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.

Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.

I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.

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