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In città

Elezioni politiche del 4 marzo, incontro di Symmachia e Ad Maiora

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A Villa delle Favare, un incontro promosso dalle associazioni Symmachia e Ad Maiora sugli ingranaggi della nuova legge elettorale, che disegnerà gli assetti di Camera e Senato, nelle elezioni del prossimo 4 marzo.

È stata una conversazione informale, ricca di spunti di riflessione e di una significativa partecipazione di giovani di Biancavilla e Adrano.

Rosario Di Grazia, dottore di Ricerca in Giurisprudenza, e Ludovico Vitale, dottore in Giurisprudenza, hanno illustrato le principali differenze rispetto alle leggi elettorali precedenti e, attraverso alcune slide, hanno mostrato le opzioni di voto ammesse dalla legge.

Diverse le domande poste dai giovani, soprattutto sulle peculiarità del nuovo sistema elettorale: i collegi uninominali, le liste bloccate e il voto disgiunto che è vietato dalla legge.

«È una legge elettorale complessa, di difficile interpretazione ma che presenta alcune migliorie rispetto al Porcellum – hanno spiegato Di Grazia e Vitale – i cittadini si ritroveranno due schede in cui scegliere un “pacchetto completo”, cioè votare una lista prescelta significa votare pure il candidato uninominale, senza possibilità di voto disgiunto e senza dover scrivere il nome di candidati. Non ci sarà premio di maggioranza e non ci saranno liste bloccate lunghe: nella scheda ci saranno i nomi di non più di quattro candidati per lista”.

Ad introdurre i lavori sono stati i presidenti di “Symmachia” e “Ad Maiora” rispettivamente Calogero Rapisarda e Gessica Floresta: «Ci siamo accorti che sono tanti i cittadini che non sanno come si vota, da qui è nata l’esigenza di realizzare quest’incontro per chiarire i tanti dubbi di una legge complicata. La grande partecipazione di giovani ci spinge a continuare su un percorso comune con idee e progetti che attueremo insieme nelle prossime settimane, pure su altri temi».

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In città

Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita

Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

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Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.

Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.

Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.

Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.

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