Politica
Di Maio e Cancelleri a Rinazze: «Bloccare gli impianti dei rifiuti»
«Superati, sovradimensionati e incompatibili con questo territorio». Impegno M5S con il comitato di agricoltori e commercianti contro i progetti di Greenex e Ch4 Energy.
di Vittorio Fiorenza
Il candidato premier e il candidato a governatore di Sicilia in visita ai produttori e ai commercianti di Piano Rinazze. L’accoglienza è stata con la degustazione di un centrifugato di fichidindia prodotti a Biancavilla. Un assaggio dell’agricoltura di qualità che qui si è fatta eccellenza e che però rischia di essere cancellata dai due mega impianti per il trattamento dei rifiuti di due società, la Greenex e la Ch4 Energy.
Almeno questo è il timore del comitato Rinazze, che raggruppa agricoltori, commercianti ed ambientalisti e che aveva invitato i candidati a Palazzo d’Orleans ad esprimersi sulle manovre in atto con grossi interessi, anche in ambito locale.
Il primo (e finora unico) a rispondere all’appello è stato il Movimento 5 Stelle, che a Piano Rinazze, nel magazzino dell’impresa “Portobello” della famiglia Crispi, si è presentato con Di Maio e Cancelleri, a cui si sono aggiunte la senatrice Ornella Bertorotta e la deputata all’Ars, Angela Foti.
La delegazione grillina ha ascoltato ragioni e preoccupazioni di questa porzione di territorio nelle parole del presidente del comitato Rinazze, Piero Ranno, e del presidente del consorzio Euroagrumi, Salvatore Rapisarda.
«Bisogna bloccare questi impianti, che sono superati o sovradimensionati e comunque inadeguati e incompatibili con la vocazione agricola di quest’area», ha detto senza mezzi termini Cancelleri, sottolineando come le modalità di persuasione usate dalle società a Biancavilla (l’impatto zero, i vantaggi economici, l’energia pulita, la creazione di occupazione…) sia lo stesso riscontrato in altre parti della Sicilia.
Di Maio ha ricordato come in tante parti d’Italia le società abbiano promesso ai territori scelti per gli impianti vantaggi sulle infrastrutture o grossi sconti sulla bolletta della spazzatura, in realtà mai visti dai cittadini. E ai microfoni di Biancavilla Oggi è stato più esplicito: «Cominciamo a liberarci dei politici che fanno business su questi impianti e così vedrete come spariranno questi progetti».
Un “no” secco, senza sfumature, da parte del M5S, incassato dalle realtà produttive ed imprenditoriali dell’area a sud di Biancavilla, nella quale operano una ventina di aziende, parte delle quali esportatrici in tutta Europa.
La seconda tappa di Di Maio e Cancelleri, prevista nel centro storico di Biancavilla per una breve partecipazioni alla celebrazioni per San Placido, è saltata per ragioni di sicurezza, come sollecitato dalle forze di polizia.
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Politica
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica
La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.
Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.
E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.
«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».
I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».
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