In città
In via Castriota la nuova sede della Federazione Italiana della Caccia

È stata inaugurata la sezione biancavillese della Federazione Italiana della Caccia. A tagliare il nastro è stato il presidente provinciale Nello Di Bella con Pippo Scandurra (responsabile della sezione comunale), Filippo Caruso, Sebastiano Mosca e Giuseppe Scandura. A benedire i locali, fra’ Arcangelo Sciurba dell’Ordine dei Frati Minori.
Nella nuova sezione, ospitata nei locali di via Castriota 60, il responsabile Pippo Scandurra sarà affiancato da Nino Galvagno e Claudio Ventura.
Oltre all’assistenza ai propri tesserati, i compiti della sede locale saranno: la promozione di iniziative volte alla tutela dell’ambiente ed all’incremento del patrimonio faunistico, nonché, al mantenimento degli equilibri biologici fra le varie specie di fauna selvatica, oltre alla prevenzione e repressione del bracconaggio e all’organizzazione di gruppi di difesa ambientale e di protezione civile con particolare funzioni di antincendio e vigilanza ittica sulle acque interne.
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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