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Salvo Pogliese: «Pura follia insediare a Rinazze due impianti per i rifiuti»

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«Costruire due impianti per il trattamento rifiuti nel cuore di un’area agricola d’eccellenza qual è Piano Rinazze, dove esistono aziende agroalimentari che danno lavoro a oltre 500 persone ed esportano i loro prodotti, molti dei quali con certificazione Igp e Dop, in tutta Italia ed Europa, è una decisione che rasenta la follia e costituisce un colpo mortale per l’agricoltura dell’intera zona».

Lo denuncia l’on. Salvo Pogliese, coordinatore provinciale ed europarlamentare di Forza Italia, in merito alla decisione di permettere l’istallazione di due impianti per il trattamento di rifiuti a Piano Rinazze a sud di Biancavilla.

«Sono assolutamente solidale con le aziende agricole della zona che si sono costituite in comitato per combattere questa battaglia di sopravvivenza. Non è accettabile la trasformazione di una zona di agricoltura di qualità, e distretto Bio d’Europa, in una discarica maleodorante».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Comment

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  1. Alba

    20 Giugno 2017 at 10:50

    Il gioco delle tre carte….il comune deve interrogare la regione prima del si…sono tutti d’accordo..parere favorevole nel frattempo gli da l’ok il comune da il consenso ma non parla nessuno politico…..si innesca qualche bagarre al comune ed qualcuno accennò questa infami età nascosta…adesso tutti i politici sono contro il progetto..perché??? Per accaparrarsi alle prossime elezioni voti….cittadini prendeteli a calci in culo….la statale 284 e’ un cala brodo chi se ne occupa?? Dove sono i politici da strapazzo???

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Politica

L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars

L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo

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© Foto Biancavilla Oggi

Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.

Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.

I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».

L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.

Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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