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Cronaca

Incidente con feriti in viale dei Fiori, altro scontro in via Colombo

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di Vittorio Fiorenza

Incidente stradale lungo viale dei Fiori, a Biancavilla, vicino l’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”. Scontro tra un’auto, una Fiat Punto, e uno scooter. Due le persone coinvolte: uno avrebbe riportato ferite ad una gamba, l’altro ad una mano con la perdita di un dito. Entrambi adraniti, erano in sella al ciclomotore.

Traffico in tilt e rallentamenti alla viabilità. Da accertare l’esatta dinamica di quanto accaduto. Sul posto, operatori del 118 e carabinieri.

Si riaccende, quindi, la questione della sicurezza lungo un’arteria spesso teatro di incidenti, negli anni scorsi anche mortali. Un’arteria in cui, soprattutto la notte, diventa luogo per sfrecciare ad alta velocità o per improvvisare vere e proprie gare.

Un altro incidente in serata è avvenuto anche in via Cristoforo Colombo, altra arteria vulnerabile sotto il profilo della sicurezza. Lo scontro è avvenuto non lontano dalla scuola media “Luigi Sturzo” tra un’auto e un camion. Conseguenze non gravi per gli occupanti della vettura. Anche in questo caso, traffico rallentato ed intervento del 118 e dei carabinieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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2 Commenti

2 Commenti

  1. Una biancavillese

    14 Maggio 2017 at 16:53

    Parole sensate, Alessandro.

  2. Alessandro

    14 Maggio 2017 at 1:12

    Ennesimo grave incidente sul viale dei fiori, sicuramente la causa è da attribuire ad una guida poco prudente, ma comunque non vi sembra il caso di prendere provvedimenti più concreti per rallentare i mezzi specialmente nelle ore notturne ? Di giorno il traffico fa da buon dissuasore. .. È possibile che non si riesca a creare delle mini rotatorie o dei rialzi di asfalto prolungati a distanza poche centinaia di metri l’uno dall’altro in modo da non permettere l’aumento di velocità o le corse ? Inutile continuare a dire che non si può perché passano le ambulanze… sciocchezze i mezzi di soccorso non superano certe velocità e poi nelle altre città come fanno ? VOGLIATE PRENDERE PROVVEDIMENTI.

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Cronaca

Fuochi d’artificio e rombi di motori per l’ultimo saluto ad Antonio Andolfi

Funerali nella chiesa del “Santissimo Salvatore” per il giovane ucciso nelle campagne di Centuripe

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Fuochi d’artificio fuori dall’abitazione di Spartiviale, all’ingresso della chiesa del “Santissimo Salvatore” e al cimitero. Un corteo con moto e scooter lungo le strade del centro storico. Clacson e rombo di motori. Striscioni e palloncini. Applausi e lacrime.

Così è avvenuto l’ultimo saluto ad Antonio Andolfi, il giovane biancavillese di 20 anni ucciso con un colpo di pistola, durante un inseguimento, nelle campagne di Centuripe.

I funerali li ha celebrati il parroco don Salvatore Verzì. All’interno della chiesa di viale Europa, silenzio e raccoglimento, attorno alla bara bianca.

«Bisogna alzare lo sguardo a Cristo – ha detto padre Verzì – perché guardando Cristo l’uomo, chiunque esso sia, può ritrovare la vera immagine di sé e così non fare del suo cuore un luogo di barbarie». Il sacerdote si è rivolto in modo particolare ai giovani presenti: «La vita è sacra, altrimenti è davvero la barbarie. Solo Cristo ha il potere di liberarci della morte qualsiasi forma essa assuma».

Per ragioni di prevenzione di ordine pubblico, a seguire e monitorare lo svolgimento, come accade in casi del genere, c’erano carabinieri in divisa e in borghese.

Indagini ancora in corso

Sul fronte delle indagini, nonostante sia stato sottoposto a fermo il 46enne Salvatore Santangelo per gravi indizi di colpevolezza, il lavoro dei militari non è ancora concluso. Proseguono approfondimenti e acquisizioni di informazioni. Il fascicolo dell’inchiesta è ora sul tavolo della Procura di Enna, competente per territorio.

Il movente è stato indicato in una serie di dissidi tra il presunto omicida e la vittima per questioni legate a terreni e pascoli di ovini. Al vaglio degli inquirenti, episodi che si riferiscono agli ultimi due anni. L’ultima discussione è degenerata in lite. Ne è nato un inseguimento nelle strade di campagna. Santangelo, con la sua jeep, si è ritrovato affiancato al furgoncino in cui viaggiava Andolfi, e ha cominciato a sparare. Almeno tre colpi di pistola. Uno ha centrato il giovane al torace, come accertato pure dall’esame autoptico.

Il conducente del furgone – anche lui allevatore – ha proseguito la corsa fino all’ospedale di Biancavilla, ma il 20enne era già spirato durante il tragitto. Ai carabinieri della compagnia di Paternò e della stazione di Biancavilla è bastato poco per rintracciare Santangelo, che non era ancora rientrato a casa e che subito ha assunto un atteggiamento collaborativo.

Assistito dall’avv. Giuseppe Milazzo, si attende per lui una nuova convalida del fermo da parte del gip del Tribunale di Enna, dopo quello disposto in un primo momento a Catania. Resta chiuso in una cella del carcere catanese di piazza Lanza. Gli vengono contestati l’omicidio di Andolfi, il tentato omicidio del conducente del furgoncino e il porto illegale d’arma da fuoco.

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