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Cronaca

Un saluto ai colleghi di Biancavilla prima dello schianto sulla Ss 284

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Valeria Daci, la vittima dell’incidente vicino al bivio di Scalilli

La vittima dell’incidente verificatosi vicino allo svincolo di Scalilli è Valeria Daci, 37enne di origini albanesi. Da qualche anno faceva la pasticciera in un bar di Biancavilla. I colleghi di lavoro sono stati gli ultimi a vederla in vita.

 

di Vittorio Fiorenza

Un passaggio frettoloso da Biancavilla, un saluto ai colleghi e poi, in macchina, verso Paternò. Ma a Paternò non è arrivata. Valeria Daci, 37 anni, la vittima dell’incidente verificatosi sulla Strada Statale 284, vicino lo svincolo di Scalilli, abitava ad Adrano ma lavorava come pasticciera nel bar di fronte all’ospedale di Biancavilla.

Quanto accaduto ha lasciato increduli e sconvolti i lavoratori del locale biancavillese: gli ultimi, con ogni probabilità, a vedere in vita la donna.

Di origine albanese, Valeria, madre di una ragazza, svolgeva questo lavoro a Biancavilla da un anno e mezzo.

E proprio dal bar era passata, pur essendo il suo giorno libero, per prendere un caricabatteria che aveva dimenticato. Ha detto di dovere andare a Paternò. Così ha salutato i colleghi di lavoro ed è partita con la sua auto, una Ford Ka.

In quel tratto di strada, il violentissimo scontro frontale con una Bmw, proveniente dalla direzione opposta e guidata da un giovane di Santa Maria di Licodia. Quest’ultimo è rimasto ferito, riportando la frattura di tibia, perone e caviglie, ma non è in pericolo di vita. La donna, sbalzata dall’abitacolo a diversi metri di distanza, è morta sul colpo.

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Cronaca

Preso a calci e pugni per avere osato mandare un messaggio ad una ragazza

La vittima è un 40enne, gli aggressori sono due congiunti: per due anni sottoposti a “Daspo urbano”

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Divieto di accesso ad alcuni esercizi pubblici. Un provvedimento – il cosiddetto “Daspo urbano” – emesso dal questore di Catania e che i carabinieri hanno notificato ad un 50enne e al figlio 30enne per avere partecipato ad una violenta lite. In quell’occasione, i due avevano aggredito un altro biancavuillese di 40 anni.

Una lite prolungata, i cui retroscena erano stati ricostruiti dai militari, dopo un’accurata indagine.

La persona aggredita, secondo quanto riferiscono i carabinieri, avrebbe inviato un messaggio tramite smartphone ad una giovane, legata sentimentalmente al 30enne. Tanto è bastato per accendere la scintilla della contesa, avvenuta lo scorso agosto presso il bar in cui lavorava la ragazza.

Il fidanzato di lei e suo padre si sono presentati davanti al 40enne. Prima un’accesa discussione, poi calci e pugni verso l’uomo, ritenuto responsabile di avere importunato la ragazza. Un’aggressione che gli ha procurato la frattura del naso con una prognosi di 30 giorni, indicata dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

I due aggressori, dopo la denuncia, sono stati sottoposti ora al provvedimento del “Daspo urbano”, che vieta loro per due anni non solo di entrare nel bar in cui sono avvenuti i fatti, ma anche di stazionare nei pressi di locali di Biancavilla adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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