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Novità sul ritiro dei rifiuti? Nessun avviso ma mi hanno multato 50 euro

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Sono un vostro carissimo lettore nonché un cittadino del paese di Biancavilla. Stamani è accaduto un fatto che sinceramente mi ha fatto parecchio arrabbiare. Sono residente assieme alla mia famiglia in un nuovo complesso di villette ricadenti nel comune di Biancavilla.

Alla mia porta hanno suonato un vigile urbano e un operatore ecologico, che (oggi giornata di indifferenziata) mi hanno contestato il fatto che frugando nell’immondizia hanno trovato piatti e bicchieri sporchi, i quali -a loro dire- dovevano essere messi nella raccolta della plastica, quindi per essere ritirati martedì mattina.

Ribadisco a loro che secondo l’opuscolo distribuito nel 2012, che in famiglia abbiamo sempre utilizzato, oggi io potevo mettere bicchieri e piatti sporchi.

L’operatore ecologico mi dice che scorsa settimana sono stati distribuiti i nuovi volantini nelle rispettive buca lettere, ma né io né i miei vicini abbiamo mai ricevuto. Morale della favola: verbale di 50 euro.

Vado al comando dei vigili urbani e il comandante mi dice (dopo avergli spiegato la situazione) che la legge non ammette ignoranza. Fin qui pienamente d’accordo, ma se non viene fatta nessuna comunicazione noi cittadini come dobbiamo fare?

Contesterò ovviamente il verbale perché non c’è nessuna prova che loro mi abbiano avvisato della nuova raccolta.

Sono entrato in contatto con i vigili urbani e molto educatamente e con molta cortesia mi è stato detto che ovviamente fare ricorso costa più del verbale (che novità) e che per sapere effettivamente che tipo di immondizia buttare bisogna contattare il Sign. Mazzeo Marcello nonché “Capo Netturbino” o il sign. Lavenia Pasquale nonché “Assessore” (in realtà è un incaricato del sindaco, ndr).

Adesso mi chiedo: per quale motivo non usano altre tipologie di comunicazione (social, Biancavilla Oggi o addirittura passano con la macchina come facevano tempo fa) per comunicare l’eventuale modifica della raccolta? Alla fine mi è stato comunicato che almeno il verbale arriva a casa, senza costi di spedizioni pari a circa 13 €.

CARMELO PETRONIO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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«In visita turistica, multato per avere sforato di 1 km/h: non verrò più qui»

Ss 284, un lettore ci scrive, raccontandoci la sua esperienza con i vigili urbani di Biancavilla

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Il 16 agosto scorso, desideroso di far conoscere le “nostre” bellezze naturali ed architettoniche anche ad un mio cugino americano, partivo in auto diretto al Castello di Nelson in territorio di Maniace, provincia di Catania. Una strana peripezia, forse dovuta ad errate indicazioni del navigatore ed una segnaletica lacunosa, ci ha fatto vagare per contrade sconosciute fino all’ora di pranzo e così, girando alla ricerca di un ristorante, sono incappato in un autovelox.

Grazie al quale il Comando di Polizia Locale del Comune di Biancavilla (competente per territorio) ha determinato quanto segue: «Alle ore 12, 28 sulla (famigerata, mia aggiunta) Ss 284 dir. Catania – Randazzo procedeva km 76 in un tratto a km 70 superando di km 1 la velocità massima consentita, calcolata tenendo conto della tolleranza del 5% (comunque NON inferiore a 5 Km/h) stabilita dall’art. 187 Dpr 610/96».

«Pago 50 euro, mi sento “abusato”»

Ora, so bene (per età ed esperienza) che “la legge è legge” e, di conseguenza, pagherò il relativo verbale sottraendo l’importo dovuto alle mie scarse finanze di pensionato e ringraziando persino il legislatore perché, pagando subito senza fiatare, “mi fa lo sconto”. Per evitare, rifletto amaramente io, ricorsi al Prefetto od al Giudice di Pace sulla legittimità della presenza stessa di strumentazioni prive (secondo recenti sentenze) dei requisiti di legge, messe “a mo’ di trappole” in giro dai comuni solo “per far cassa” a spese degli automobilisti, anche quelli “quasi” virtuosi.

Come nel caso in questione, oserei dire: in pratica dovrò pagare 50 euro per aver “sforato” di UN chilometro una tolleranza che NON può essere inferiore a 5 km!! In pratica, per non farla lunga, mi sento “abusato” dalla stessa sanzione. Non posso far altro che lamentarmi su Internet per quella che considero una vessazione del cittadino, una delle tante.

Con una certezza, da quelle parti non mi vedranno più. E non vedranno neppure i miei ospiti, italiani o stranieri che siano.

VINCENZO MANNELLO

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