Cronaca
La Procura ordina, ruspa in azione: demolita casa abusiva alle Vigne


Ruspa in azione per demolire la casa abusiva di zona “Ruvolo grosso”
Prosegue il piano della Procura della Repubblica di Catania per la demolizione di immobili abusivi in territorio di Biancavilla. Abbattuta una casa in zona “Ruvolo grosso”. Nei prossimi giorni sarà eseguito un altro intervento.
di Vittorio Fiorenza
La ruspa è entrata in azione senza nessun problema di ordine pubblico né resistenza. I proprietari, anzi, non erano nemmeno presenti sul luogo. Pezzo dopo pezzo, la casa, per una superficie di 50-60 metri quadrati, è stata abbattuta in contrada “Ruvolo grosso”, all’interno della zona C del Parco dell’Etna.
Oltre al personale della Procura e del Comune di Biancavilla, in via preventiva, non è mancato lo schieramento di forze dell’ordine con carabinieri, polizia di Stato, corpo forestale, polizia provinciale e vigili urbani.
Si tratta dell’ennesimo intervento di abbattimento di immobile abusivo in territorio di Biancavilla, su ordine della Procura della Repubblica di Catania. I responsabili dell’abuso non hanno optato per l’autodemolizione. Si sono limitati a svuotare l’edificio appena qualche giorno fa. E oggi è entrata in azione la ruspa di un’impresa incaricata dalla Procura. Le spese dei lavori saranno caricati sui proprietari, mentre l’area in cui è stato commesso l’illecito edilizio resterà acquisita al patrimonio immobiliare del Parco dell’Etna.
Nei prossimi giorni, sempre a Biancavilla, nella stessa zona, dovrà essere abbattuta un’altra costruzione. Prosegue così, anche nel centro etneo, il piano di demolizioni di immobili abusivi con la forza della ruspa, avviato esattamente due anni fa, dopo anni di abusi impuniti del territorio, consumati nell’indifferenza delle istituzioni locali. Non è stato mai fornito un numero esatto di edifici destinati all’abbattimento. I fascicoli dovrebbero essere centinaia.
Se si escludono quelle della casa di via Cellini e del garage di via Canada (tra una folla di biancavillesi rivoltosi), le demolizioni e le autodemolizioni finora eseguite hanno riguardato edifici ricadenti nel Parco dell’Etna. Ma sul tavolo dei magistrati catanesi ci sono pure fascicoli riferiti ad abusi commessi in paese e gli abbattimenti interessano pure immobili abitati.

La ruspa ha sbriciolato la costruzione in poche ore
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Cronaca
Stranieri sfruttati sul lavoro: nei guai biancavillese a capo di una cooperativa
L’uomo, presidente del Consiglio di amministrazione, denunciato assieme ad altre due persone

Un 32enne di Biancavilla, con precedenti penali, è fra i tre denunciati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nell’ambito di controlli contro lavoro irregolare e caporalato. L’uomo, presidente del consiglio di amministrazione di una cooperativa agricola, è ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
I controlli hanno portato alla luce un sistema illecito di reclutamento e impiego della manodopera. Le vittime sono due lavoratori stranieri in condizioni di forte vulnerabilità.
Oltre al biancavillese, sono sotto indagine un 38enne marocchino residente ad Adrano, incensurato, che agiva come caporale e intermediario per conto della stessa cooperativa, e un altro 38enne di Scordia, con precedenti, che di fatto collaborava con l’azienda.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i lavoratori extracomunitari venivano impiegati in condizioni lavorative ritenute altamente degradanti. Evidenziati retribuzioni ben al di sotto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, turni di lavoro eccessivi e ambienti privi delle minime misure di sicurezza.
L’indagato di origini marocchine è inoltre accusato di estorsione. Avrebbe minacciato uno dei due lavoratori di licenziamento se non gli avesse restituito parte della già esigua paga percepita.
A conclusione delle attività, i due lavoratori sono stati affidati a una struttura protetta, gestita da un’organizzazione internazionale per le migrazioni. Adesso potranno ricevere assistenza e protezione.
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Cronaca
Evade dai domiciliari per le sigarette alla moglie: «È un inferno se non fuma»
Singolare “giustificazione” di un 52enne residente a Biancavilla in giro con la bicicletta a Catania

I carabinieri della stazione di Catania Playa hanno arrestato un pregiudicato 52enne, residente a Biancavilla ma domiciliato a Catania, nella zona di Ippocampo di Mare. L’uomo doveva trovarsi ai domiciliari per reati contro il patrimonio. Però, i militari lo hanno sorpreso mentre, in bici, percorreva via San Francesco La Rena. Ha tentato di passare inosservato con il volto coperto da cappuccio e sciarpa, ma è stato fermato e identificato.
Di fronte alla constatazione della violazione, il 52enne ha cercato di giustificare la sua presenza fuori casa con una spiegazione singolare. Ha sostenuto di essere uscito per acquistare le sigarette alla moglie, una “accanita fumatrice” che, in mancanza di nicotina, si sarebbe irritata al punto da trasformare la giornata in un “inferno domestico”.
Una giustificazione che non ha però evitato l’arresto, eseguito sulla base degli elementi raccolti e ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto il ripristino della misura degli arresti domiciliari.
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