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Cronaca

Rubati 1000 Kg di mele: l’amarezza del proprietario del fondo agricolo

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Maurizio Torrisi di Pedara

Furto in contrada Milia con un danno di un migliaio di euro. Il proprietario Maurizio Torrisi di Pedara: «Fa rabbia vedere rubato il proprio raccolto, frutto di sacrifici».

 

di Filippo Romeo

Furto di mele per un valore di oltre mille euro a Biancavilla, in un terreno di contrada Milia. I frutti, che erano stati già raccolti, si trovavano nel magazzino attiguo al fondo agricolo: oltre mille chili di mele Delizia, bianche e rosse, e Gelato Cola che tra qualche giorno sarebbero state regolarmente registrate perché destinate alla vendita.

A denunciare tutto ai carabinieri è stato il proprietario Maurizio Torrisi di Pedara, che assieme al padre da anni si occupa del podere di 10mila metri quadrati, sul quale sono impiantati gli alberi.

«Sono stato avvisato da un vicino – racconta – e subito mi sono recato nel mio terreno a Biancavilla, dove ho trovato la catena tagliata e il cancello forzato con un piede di porco.  Non era mai successo in passato, ma quest’anno – aggiunge Torrisi, uscendo dalla stazione dei militari dell’Arma del suo paese – nella zona si sono già verificati altri episodi analoghi. Ci vorrebbero più controlli nei mercati per accertare la provenienza dei frutti dell’Etna ed evitare che prodotti non tracciati o non locali finiscano sulle bancarelle».

«Probabilmente adesso – dice ancora – le mie mele saranno svendute e fa rabbia, dopo giornate trascorse sotto il sole a lavorare il terreno con la motozappa e a potare gli alberi, vedere rubato il proprio raccolto, frutto di sacrifici. Mi auguro solo che, al di là dell’amarezza che rimane, chi ha fatto questo gesto sia stato spinto da una condizione di necessità».

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Cronaca

Sequestrata dai carabinieri un’officina abusiva: denunciato un 59enne

L’uomo dovrà restituire allo Stato anche 21.850 euro di reddito di cittadinanza già percepito

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Denunciato in stato di libertà un 59enne biancavillese, con precedenti. Secondo quanto accertato dai carabinieri, deve rispondere di esercizio abusivo della professione, gestione e smaltimento illecito di rifiuti e indebita percezione del reddito di cittadinanza.

Nello specifico, l’uomo, ufficialmente disoccupato, aveva allestito, senza alcuna autorizzazione, un’officina meccanica all’interno di un garage di proprietà del padre. Un locale situato in periferia. Occupata abusivamente anche parte della strada pubblica, utilizzata per parcheggiare, su carrelli elevatori e cavalletti, le autovetture da riparare.

Lungo la via in questione, i militari hanno quindi trovato diverse automobili, parzialmente smontate e con il cofano motore aperto, nonché un furgone con il cassone alzato, suddiviso in più pezzi.

All’interno del garage sono stati, invece, rinvenuti gli “attrezzi da lavoro” e molti rifiuti speciali, tra cui parti di motori di autovetture, oli e batterie esauste.

L’officina è stata, quindi, posta sotto sequestro e i veicoli in riparazione sono stati riaffidati ai proprietari, ignari che l’attività fosse irregolare.

Lo stesso carrozziere abusivo è stato, infine, deferito anche per aver illegittimamente incassato il sussidio pubblico del reddito di cittadinanza. Al riguardo, i carabinieri hanno proceduto, coordinandosi con l’Inps, all’immediata revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, nonché all’avvio dell’iter di restituzione di quanto indebitamente ricevuto. Il 59enne, pertanto, dovrà riconsegnare alle casse dello Stato ben 21.850,00 € riscossi tra maggio 2019 e aprile 2023.

I cittadini residenti nella zona, che d’ora in poi potranno finalmente godere del decoro urbano ripristinato in quella via, hanno ringraziato i Carabinieri per il loro operato.

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