Connettiti con

Cronaca

Biancavilla passata al “setaccio” per droga e codice della strada

Pubblicato

il

pattuglie-dei-carabinieri-dopo-gli-omicidi-bivona-e-gioco

Controlli straordinari dei carabinieri in tutto il paese: una decina di persone trovata in possesso di marijuana per uso personale. Diverse infrazioni stradali, migliaia di euro di multe. Blitz anche nelle sale gioco.

 

di Vittorio Fiorenza

Il fiuto dei cani antidroga ha portato i carabinieri all’individuazione di una decina di assuntori. Non soltanto droga. Le violazioni emerse sono state innumerevoli sul fronte del codice stradale.

È stato un controllo straordinario del territorio di Biancavilla che ha mobilitato diversi reparti dei carabinieri della compagnia di Paternò. Oltre ai militari della stazione di via Benedetto Croce, in campo anche i colleghi del battaglione Sicilia e del gruppo cinofili di Nicolosi.

Negli ultimi giorni diversi posti di blocco in tutte le zone del paese, ma anche “blitz” in divese sale gioco. Sono state centinaia le persone sottoposte a verifica, decine i mezzi controllati. A conclusione dell’attività straordinaria, il bilancio è di una decina di persone trovate con dosi di sostanza stupefacente. In particolare marijuana, già confezionata in dosi o ancora da triturare, naturalmente sequestrata. Si tratta di soggetti sorpresi con la droga nella villa comunale o durante i controlli stradali. Per tutti è scattata la segnalazione alla Prefettura di Catania, trattandosi di quantitativi per uso personale. Tra le misure previste vi è la sospensione della patente da tre a nove mesi.

Nel corso dell’attività dei carabinieri sono emerse anche infrazioni al codice della strada: dalla guida senza patente alla mancanza dell’assicurazione del veicolo. Sequestrati diversi mezzi. Elevate multe per svariate migliaia di euro.

I controlli dei militari si sono concentrati anche nelle sale gioco del paese, dove sono stati individuati e identificati soggetti pregiudicati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Fuochi d’artificio e rombi di motori per l’ultimo saluto ad Antonio Andolfi

Funerali nella chiesa del “Santissimo Salvatore” per il giovane ucciso nelle campagne di Centuripe

Pubblicato

il

Fuochi d’artificio fuori dall’abitazione di Spartiviale, all’ingresso della chiesa del “Santissimo Salvatore” e al cimitero. Un corteo con moto e scooter lungo le strade del centro storico. Clacson e rombo di motori. Striscioni e palloncini. Applausi e lacrime.

Così è avvenuto l’ultimo saluto ad Antonio Andolfi, il giovane biancavillese di 20 anni ucciso con un colpo di pistola, durante un inseguimento, nelle campagne di Centuripe.

I funerali li ha celebrati il parroco don Salvatore Verzì. All’interno della chiesa di viale Europa, silenzio e raccoglimento, attorno alla bara bianca.

«Bisogna alzare lo sguardo a Cristo – ha detto padre Verzì – perché guardando Cristo l’uomo, chiunque esso sia, può ritrovare la vera immagine di sé e così non fare del suo cuore un luogo di barbarie». Il sacerdote si è rivolto in modo particolare ai giovani presenti: «La vita è sacra, altrimenti è davvero la barbarie. Solo Cristo ha il potere di liberarci della morte qualsiasi forma essa assuma».

Per ragioni di prevenzione di ordine pubblico, a seguire e monitorare lo svolgimento, come accade in casi del genere, c’erano carabinieri in divisa e in borghese.

Indagini ancora in corso

Sul fronte delle indagini, nonostante sia stato sottoposto a fermo il 46enne Salvatore Santangelo per gravi indizi di colpevolezza, il lavoro dei militari non è ancora concluso. Proseguono approfondimenti e acquisizioni di informazioni. Il fascicolo dell’inchiesta è ora sul tavolo della Procura di Enna, competente per territorio.

Il movente è stato indicato in una serie di dissidi tra il presunto omicida e la vittima per questioni legate a terreni e pascoli di ovini. Al vaglio degli inquirenti, episodi che si riferiscono agli ultimi due anni. L’ultima discussione è degenerata in lite. Ne è nato un inseguimento nelle strade di campagna. Santangelo, con la sua jeep, si è ritrovato affiancato al furgoncino in cui viaggiava Andolfi, e ha cominciato a sparare. Almeno tre colpi di pistola. Uno ha centrato il giovane al torace, come accertato pure dall’esame autoptico.

Il conducente del furgone – anche lui allevatore – ha proseguito la corsa fino all’ospedale di Biancavilla, ma il 20enne era già spirato durante il tragitto. Ai carabinieri della compagnia di Paternò e della stazione di Biancavilla è bastato poco per rintracciare Santangelo, che non era ancora rientrato a casa e che subito ha assunto un atteggiamento collaborativo.

Assistito dall’avv. Giuseppe Milazzo, si attende per lui una nuova convalida del fermo da parte del gip del Tribunale di Enna, dopo quello disposto in un primo momento a Catania. Resta chiuso in una cella del carcere catanese di piazza Lanza. Gli vengono contestati l’omicidio di Andolfi, il tentato omicidio del conducente del furgoncino e il porto illegale d’arma da fuoco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti