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Cronaca

Pusher inseguito e arrestato con tutto l’occorrente per lo spaccio

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Il materiale sequestrato dai carabinieri e il 43enne Francesco Di Maggio

L’uomo è stato notato cedere delle dosi in via Martiri d’Ungheria cedeva delle dosi di sostanza stupefacente. Ha tentato una fuga, ma è stato poi bloccato in via Arti e mestieri. In casa aveva il kit del perfetto spacciatore.

 

Arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale: manette ai polsi del 43enne biancavillese Francesco Di Maggio da parte dei carabinieri della compagnia di Paternò.

I militari, durante un servizio antidroga, hanno notato l’uomo in via Martiri D’Ungheria, nei pressi dell’omonima piazzetta a Biancavilla, mentre cedeva delle bustine ad occasionali “clienti”. I carabinieri sono immediatamente intervenuti ma il pusher, accortosi del loro arrivo, ha tentato di sfuggire alla cattura scappando per le vie limitrofe.

Ne è scaturito un breve e concitato inseguimento alla fine del quale, nel parcheggio di un supermercato di via in Arti e Mestieri, l’uomo è stato rintracciato e, nonostante abbia opposto un’energica resistenza, bloccato.

È scattata poi una perquisizione domiciliare, che ha permesso di rinvenire e sequestrare, abilmente occultati in  un’anta dell’armadio della stanza da letto, 80 grammi di marijuana, due stecche dello stesso stupefacente, della carta stagnola già suddivisa a pezzi per confezionare la droga in dosi, 3 bilancini elettronici di precisione, una radio scanner per sintonizzarsi sulle frequenze delle forze di polizia e la somma contante di 335 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

L’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trattenuto in un primo momento in una camera di sicurezza dell’Arma e poi è stato posto agli arresti domiciliari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Andrea

    2 Settembre 2016 at 0:23

    Adesso il paese è stato messo in sicurezza!

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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