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Biancavilla siamo noi

Appunti di ordinaria inciviltà in piazza Giovanni XXIII e via Sacro Cuore

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Ma è mai possibile che questo gesto di inciviltà debba perdurare inalterato nel tempo? Ma cosa vi costa ad essere civili? Vi ricordo che siamo noi a rappresentare il paese. Naturalmente non mi rivolgo agli amici di Biancavilla Oggi.

L’appello va riferito ai benefattori di animali innocenti, padroni degli animali che non sembrano avere nessuna voglia di civiltà.

I fatti: ogni giorno in piazza Giovanni XXIII e via Sacro Cuore (parte alta) e vie limitrofe si trovano cacche di cane sparse, come se stessimo al margine di una terra di confine.

Un’abitudine davvero incivile che crea disagio e malumore nei cittadini che non possiedono animali ma anche nella stragrande maggioranza dei padroni che, con grande senso civico, si premurano di raccogliere i bisogni del proprio animale.

Il mio non vuole essere un rimprovero ma una preghiera al buon senso comune. Cari saluti agli amici di Biancavilla Oggi.

VINCENZO GRECO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Biancavilla siamo noi

«Vi racconto un atto meschino e di ordinaria inciviltà che mi è capitato»

Un nostro lettore ci segnala un episodio accaduto in piazza Sgriccio, dopo il rientro da Catania

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Sono un cittadino qualunque che vuole denunciare un fatto a me accaduto qualche sera fa, si tratta di una cosa da niente, però quello che fa indignare di più è il gesto e la pianificazione che probabilmente c’è alla base. 

Mi trovavo a rientrare da Catania dopo aver trascorso una serata con amici e venendo da via della Montagna, mi accingevo a fare rifornimento in Piazza Sgriccio. Come quasi sempre, nei fine settimana davanti al chiosco situato sulla piazza, stazionano dei ragazzi; io mi immetto sulla destra per fare rifornimento e sento una botta nel retro della macchina. Inizialmente non avevo capito bene, infatti per sicurezza non mi sono fermato in quel rifornimento.

Qualche centinaio di metri dopo mi sono fermato per controllare ed ho trovato la sorpresa: mi avevano lanciato un uovo nella zona del serbatoio, rendendo praticamente impossibile aprire lo sportellino. E la cosa che fa indignare ancora di più è che molto probabilmente quel gruppo di ragazzi erano minorenni, perché c’erano diverse microcar parcheggiate.

Quei ragazzi si trovavano per caso ad avere delle uova? Li lanciavano casualmente alle macchine di passaggio? Oppure era una cosa ben pianificata per quelli che facevano rifornimento? Se fosse davvero così non ho parole, oltre al gesto, pianificare una cosa del genere è una cosa a dir poco meschina.

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