Cronaca
Tre mezzi rubati a Biancavilla per tentare il colpo al Bps di Adrano

di VITTORIO FIORENZA
Sono partiti da Biancavilla, i banditi che hanno tentato il colpo all’agenzia adranita del Banco popolare siciliano. Il camion con l’escavatore usati dai criminali sono stati rubati, infatti, nella traversa della “Grotta di Sberno”, vicino all’edificio scolastico del Secondo Circolo didattico. Non solo. Poco dopo, in viale dei Fiori, la stessa banda ha rubato una Fiat Punto, che il proprietario aveva appena uscito dal garage per andare in campagna.
Il gruppo criminale si è quindi diretto verso Adrano, in via Cappuccini. Un piano studiato nei particolari. Eppure, nonostante l’escavatore abbia abbattuto la parte del muro in cui era posizionato lo sportello bancomat, i criminali non sono riusciti a portare via il vano contenete le banconote.
Un piano fallito anche per l’immediato arrivo di una Volante. La banda, però, ha avuto l’ingegno di spargere in strada dei chiodi a tre punte che hanno bucato le ruote dell’auto dei poliziotti (così come di altri mezzi di passaggio).
I criminali hanno avuto facilità a dileguarsi. Il camion e l’escavatore, così come la Fiat Punto rubati a Biancavilla sono stati recuperati dai poliziotti per gli opportuni rilievi.
AGGIORNAMENTO
(3 maggio 2016) È stato rimesso in libertà il licodiese Alfredo Pinzone, 52 anni, che era stato arrestato dalla polizia con l’accusa di tentato furto aggravato di bancomat ai danni del Banco popolare siciliano di Adrano, ricettazione di 5 veicoli, detenzione illegale di arma giocattolo alterata e munizionamento vario.
Il Gip ha rigettato la richiesta di misura cautelare della custodia in carcere che era stata avanzata dal Pubblico ministero e pertanto ha ordinato l’immediata scarcerazione dell’uomo.
Il giorno prima era stato un comunicato stampa della Questura di Catania ad indicare Pinzone come presunto componente della banda che aveva assalito l’istituto di credito.
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Cronaca
Condivise video hot di una donna, condannato ad un anno di reclusione
Sentenza di primo grado dopo 5 anni: per l’uomo cade l’accusa di stalking, assolti altri tre imputati

Trattamento illecito di dati personali e diffamazione aggravata: sono i reati per i quali il Tribunale di Catania ha condannato un biancavillese, ritenuto responsabile della diffusione di immagini hot di una donna, anche lei di Biancavilla.
Alla quarta sezione penale, il giudice Dora Anastati ha inflitto una pena (sospesa) di un anno di reclusione e 1000 euro di multa. L’imputato dovrà sostenere anche il pagamento delle spese processuali, il pagamento delle spese legali della vittima (quantificati in 2500 euro) e il risarcimento danni (da definire in sede civile).
L’uomo è stato assolto, invece, dall’accusa di stalking. La Procura aveva chiesto per lui una condanna a 2 anni di carcere.
Nello stesso procedimento, assolti per non aver commesso il fatto altri tre biancavillesi, accusati di diffusione illecita di foto intime ai danni di una seconda donna di Biancavilla. Per ciascuno di loro, il pm aveva chiesto 1 anno di reclusione.
Morbosità su WhatsApp e Messenger
La vicenda risale al 2019 (non esisteva ancora il reato del “revenge porn”) e, seppur per episodi distinti, ha coinvolto due donne di Biancavilla. Video e foto in pose e atteggiamenti erotici che le ritraevano sono stati diffusi senza il loro consenso, diventando virali tramite WhatsApp e Messenger.
Le vittime hanno raccontato agli inquirenti gli effetti devastanti della condivisione non autorizzata di quelle immagini. Una di loro, in particolare, ha riferito come la sua vita sia stata sconvolta e distrutta, in ambito familiare e lavorativo.
Le indagini si sono avvalse anche delle attività tecniche della polizia postale, tenendo conto dell’attivismo di profili anonimi. L’inchiesta si è poi allargata, per un imputato, all’ipotesi degli atti persecutori. Un’accusa non provata, circoscrivendo quindi la condotta illecita alla sola diffusione dei video erotici con conseguente diffamazione e violazione della privacy.
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Cronaca
Pedone investito da un’auto nel viale Europa: trasferito in codice rosso
Il malcapitato trasportato all’ospedale “San Marco” di Catania, intervento dei vigili urbani

Un pedone è stato investito all’incrocio tra via Montessori e viale Europa, a Biancavilla. Secondo le prime informazioni, l’uomo stava attraversando la strada quando è stato colpito in pieno da un’auto in transito.
Sul posto, intervento del servizio del 118, il cui personale ha riscontrato ferite al volto e alla testa al malcapitato. Necessario, quindi, il suo trasferimento in codice rosso all’ospedale “San Marco” di Catania.
È toccato alla polizia municipale regolare il traffico e avviare i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente.
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