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Il presidente Furnari si è dimesso: ancora giri di valzer al Comune

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© Foto Biancavilla Oggi

Dino Furnari ha rassegnato le dimissioni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla, carica che ricopriva dall’insediamento dell’assemblea cittadina. La decisione è stata comunicata a conclusione della seduta di oggi.

Una decisione annunciata ormai da mesi e che si incastona in quei giri di valzer che da diverse settimane sta offrendo la politica biancavillese, tra turnazioni nella giunta Glorioso e cambi consiliari tra gli scranni dell’opposizione.

Mancano ancora due balli da affrontare: l’elezione di un nuovo presidente e la sostituzione in amministrazione dell’assessore Grazia Ventura.

La prima casella dipende dalla seconda e viceversa. Il sostituto della Ventura dovrebbe essere pescato nel suo stesso gruppo consiliare, “CittAttiva”: la scelta, quindi, dovrebbe ricadere su Vincenzo Chisari oppure su Vincenzo Mignemi. Quest’ultimo –va ricordato– è stato eletto tra le fila del Centrodestra, un elemento che, in generale, era stato indicato in passato dal sindaco come discriminante per l’accesso nella sua Giunta. Ma si sa, la politica si mischia con la prassi dell’incoerenza e tutto è possibile. In questa situazione, la presidenza del Consiglio Comunale potrebbe andare al capogruppo del Pd, Vincenzo Cantarella, ricoprendo un ruolo che ha conosciuto ai tempi del sindaco Manna.

Va anche detto che ancora non c’è una decisione definitiva. Nella riunione di maggioranza, tenutasi ieri sera al palazzo comunale, “CittAttiva” avrebbe ribadito l’intenzione di proseguire l’esperienza in Giunta. Ma in un contesto di politica liquida e decisioni umorali, non può escludersi una scelta contraria: il gruppo formato da Ventura, Chisari e Mignemi esprime la presidenza, mentre il Pd indica un altro assessore. Ormai è questione di qualche settimana per potere chiudere le danze.

Per la cronaca: durante la seduta del Consiglio Comunale sono state ricomposte le commissioni consiliari. Procedura necessaria dopo le dimissioni dei consiglieri Daniele Sapia e Fabrizio Portale. La Quarta Commissione, quindi, è stata reintegrata con Dino Caporlingua, mentre nella Prima va Vincenzo Amato. Veronica Rapisarda resta nella Seconda Commissione.

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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