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Cronaca

Colpi di pistola nel viale Europa, almeno sei bossoli lasciati a terra

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Colpi d’arma da fuoco nel viale Europa, a Biancavilla. Almeno sei bossoli trovati a terra, davanti al panificio “A maidda”. Un tentato omicidio in pieno stile mafioso. Il bersaglio sarebbe stato Giuseppe Mancari, 67 anni, da qualche anno uscito dal carcere, sorvegliato speciale e noto alle cronache degli anni ’80.

L’uomo pare fosse uscito dal panificio, quando in due, con il volto coperto da caschi integrali, avrebbero fatto fuoco con una pistola di calibro 7,65. Vistosi il fuoco addosso, l’uomo si sarebbe riparato sotto la sua auto, una Fiat Stilo. I due sono fuggiti via, in sella ad uno scooter risultato rubato a Catania.

La dinamica dell’accaduto, comunque, è tutta da ricostruire. Sul posto diverse pattuglie dei carabinieri della compagnia di Paternò e della stazione di Biancavilla. Al vaglio dei militari, le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.

Da capire, quali fossero le reali intenzioni: semplice avvertimento o i sicari si sono rivelati non proprio esperti, fino al punto da mancare l’obiettivo? E poi: quali le ragioni dell’agguato? Una vendetta da servire dopo tanti anni? O un’azione dettata da eventuali movimenti nell’ambito criminale da parte del 67enne?

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Cronaca

Due fratelli di 17 e 20 anni arrestati a Biancavilla: droga ordinata al telefono

Smercio in piazza Collegiata, sequestrate dai carabinieri 477 dosi con 730 grammi di marijuana

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Due fratelli, uno di 20 e l’altro di 17 anni, sono stati arrestati da carabinieri della stazione di Biancavilla per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Uno spaccio che avveniva attraverso le ordinazioni della droga al telefono.

La consegna delle dosi ai clienti, come accertato dal discreto servizio di avvistamento dei militari, avveniva in pieno centro cittadino, tra via Reina e piazza Collegiata.

In particolare, il fratello più piccolo è stato sorpreso e fermato dai carabinieri proprio mentre stava effettuando lo scambio droga-denaro con un acquirente. Il 17enne, ormai scoperto, ha spontaneamente consegnato ai militari 10 dosi di marijuana, singolarmente confezionate con carta alluminio che teneva nelle tasche, oltre alla somma di 150 euro e due telefoni cellulari. La perquisizione effettuata sul suo scooter ha permesso di trovare ulteriori 25 dosi della stessasostanza stupefacente ed un bilancino di precisione.

Il lavoro dei militari non è finito quim na è continuato nell’abitazione familiare, dov’era presente anche il fratello maggiorenne. Il giovae, per “limitare i danni”, ha consegnato una busta, custodita all’interno di un pensile della cucina, al cui interno erano contenute ben 450 dosi di marijuana già pronte per la vendita al dettaglio ed un altro bilancino di precisione.

L’ulteriore ricerca effettuata dai carabinieri, però, ha fatto sì che fossero rinvenuti ulteriori 17 dosi ed un involucro con altri 30 grammi di marijuana, altri 4 bilancini di precisione e la somma di 50 euro.

Nel corso della perquisizione, inoltre, che ha così portato al sequestro di complessivi 730 grammi di droga, di 6 bilancini di precisione e di 200 euro ricavati dallo spaccio, i due telefoni cellulari, che erano stati precedentemente consegnati ai Carabinieri dal minorenne, hanno continuato a ricevere comunicazioni da numeri sempre diversi, ciò a testimonianza del frenetico traffico illecito che i fratelli avrebbero gestito.

I due, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, disponendo l’obbligo di firma per il 20enne ed il collocamento presso una comunità per il minore.

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