Politica
«Noi, commercianti di serie B»: Forza Italia raccoglie grido d’allarme

I negozianti del tratto di via Vittorio Emanuele tra Villa delle Favare e piazza Idria esasperati: «Siamo abbandonati da anni dall’amministrazione comunale, mai coinvolti in eventi, tanti di noi hanno chiuso ma c’è chi ancora resiste».
È un grido d’allarme e di disperazione. Si sono trattati da negozianti di serie B. Si dicono abbandonati dall’amministrazione comunale. Lamentano l’assenza di sostegni e il mancato coinvolgimento in eventi e festeggiamenti cittadini.
Sono i negozianti di via Vittorio Emanuele, nel tratto che va da piazza Idria a Villa delle Favare. Un tempo zona affollata e vivace. Oggi, dopo il concentramento della movida nel triangolo delle piazze Roma, Collegiata ed Annunziata, è un tratto del centro storico spento e semideserto.
Il risultato è che la sofferenza commerciale dovuta alla crisi, qui si fa sentire doppia. Una rappresentanza dei commercianti ha chiesto al gruppo di Forza Italia un incontro. Il capogruppo Daniele Sapia ha accolto l’invito, raccogliendo le istanze dei negozianti.
Negozianti che così si sono espressi: «Noi siamo abbandonati e non ci sentiamo considerati e “curati” dall’amministrazione comunale. Rischiamo di morire, i negozi chiudono, uno dopo l’altro, ma noi “sopravvissuti” non abbiamo mollato, ci siamo rimboccati le maniche e stiamo cercando sempre più di tenerla viva. La ripuliamo, la curiamo, ci inventiamo degli eventi, cerchiamo di attirare l’attenzione su di noi, insomma, ci diamo un sacco da fare, ma non è facile se non abbiamo un minimo di aiuto da chi comanda in città. Per noi è un oltraggio alla memoria storica, quando una zona è abbandonata da anni preferendo zone nuove allora c’è spazio solo alla rassegnazione, siamo esasperati per le promesse non mantenute dall’amministrazione comunale sulla riqualificazione del quartiere e sul mancato coinvolgimento nei festeggiamenti».
Sentite le ragioni, Sapia annuncia ora il coinvolgimento delle altre forze di opposizione per la presentazione di un’interrogazione al sindaco Glorioso.
«Le parole dei commercianti sono state di rassegnazione, nonostante la zona era il fiore all’occhiello della nostra comunità», sottolinea Sapia, assieme ai colleghi Mauro Mursia e Fabrizio Portale.
«Abbiamo una villa comunale idonea ad ospitare manifestazioni ma è abbandonata a balordi indisturbati, privando di un importante spazio di svago e di socializzazione quanti avevano salutato con soddisfazione il recupero alla fruizione dell’area», lamentano i consiglieri di Forza Italia.
«L’amministrazione comunale –sottolinea i forzisti– rifiuta il dialogo con i commercianti, prescinde dalla valutazione dei risultati delle proprie iniziative e si arrocca sulle proprie posizioni senza tentare di andare incontro alle esigenze degli operatori commerciali della zona sopraindicata. Rispetto ad una Giunta così distante dalle esigenze del commercio non ci resta che sperare nel Consiglio Comunale. Il nostro gruppo politico, coinvolgendo le altre forze di opposizione, partirà tramite un’interrogazione consiliare rivolta ad Sindaco, chiedendo le ragioni di questa situazione».
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Politica
Il taglio dei pini dà ossigeno alla politica: attacchi da destra a sinistra
Marco Cantarella e Alfio Distefano contro le modalità dei lavori in piazza Falcone-Borsellino

Il taglio degli alberi di pino di piazza Falcone-Borsellino, a Biancavilla, dà ossigeno alla politica locale. Prese di posizione e interventi polemici contro l’amministrazione comunale arrivano da destra e sinistra.
Non passano inosservati i toni usati da Marco Cantarella, già assessore ed attuale consigliere comunale di maggioranza. Prendendo spunto dal video pubblicato da Biancavilla Oggi, Cantarella non usa mezzi termini.
In un post su Facebook scrive: «Una riqualificazione che distrugge l’identità di una piazza… anziché avviare delle opere di valorizzazione e conservazione del bello, dell’unico polmone verde di un quartiere, si pensa bene di abbattere e uccidere decine di pini adulti… Un intervento vergognoso, uno sfregio inutile e costoso che andrà a vantaggio solo di qualche fortunato vivaista. Mi dissocio da questi tipi di interventi, che appartengono ad un modus operandi post guerra».
Dal fronte opposto, interviene pure Alfio Distefano del Partito democratico. «Il Consiglio Comunale – ricorda – aveva approvato all’unanimità una mia mozione per piantare 100 nuovi alberi in città, rimpiazzando le aiuole esistenti. Decisione ignorata, ancora una volta, da un’amministrazione che procede indisturbata, calpestando il ruolo del Consiglio Comunale e il bene della città».
«Dicono che verranno piantati nuovi alberi, ma – sottolinea Distefano, riferendosi al taglio dei pini – nel frattempo si taglia un pezzo di storia e si impoverisce il nostro verde pubblico. Ancora una volta, la destra cittadina si dimostra tutto tranne che una soluzione per l’ambiente e la qualità della vita. Chi ne paga le conseguenze? Sempre e solo i cittadini».
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Politica
Battiato aderisce all’Mpa: «Delusione e amarezza, scelta che non gli fa onore»
Dura reazione del gruppo “Biancavilla in azione” nel quale il consigliere comunale era stato eletto

«La scelta del consigliere Battiato, per i suoi modi sbrigativi e irrispettosi, provoca delusione e amarezza a quanti – noi per primi – hanno lavorato per raggiungere obiettivi importanti. Nessuno di noi ha compreso le ragioni di questa decisione e, a dirla tutta, ci pare che Francesco Battiato non abbia scritto una pagina politica che gli fa onore».
Parole dure, quelle scritte in una nota dal gruppo “Biancavilla in azione“, nella cui lista era stato eletto Francesco Battiato. Lo stesso che, in aula, ha formalizzato la sua adesione al Movimento per l’Autonomia con tanto di “benvenuto” di Giuseppe Lombardo.
«Un annuncio a sorpresa che ci amareggia non poco. Il consigliere Battiato, infatti, non ha avuto la correttezza di informare preventivamente il gruppo politico che lo ha candidato e grazie al quale è stato eletto. In sostanza, siamo stati messi davanti al fatto compiuto». Lo sottolineano Placido Santanocita e Antonio Greco, primi firmatari della lista “Biancavilla in azione”, che in Consiglio rimane rappresentata da Salvo Pulvirenti.
Critiche anche al presidente del Consiglio
«Battiato – prosegue la nota – ha giustificato la propria scelta, affermando che la stessa è dettata da motivi politici e di condivisione di valori appartenenti al gruppo cui ha aderito. Tale motivazione si presta a molteplici interpretazioni, la più importante delle quali è che il gruppo “Biancavilla in azione” è ispirato a una idea di politica che mette al centro il valore del bene comune. Valore che, evidentemente, egli non condivide. Gli auguriamo buon lavoro, non prima di avergli ricordato che il tempo è galantuomo».
Il gruppo critica anche l’atteggiamento assunto dalla guida dell’assemblea cittadina, esponente autonomista: Esprimiamo, infine, stupore e amarezza per le parole di benvenuto nel proprio gruppo Mpa pronunciate dal Presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Dichiarazione incompatibile con il ruolo “super partes” che è chiamato a rappresentare una figura istituzionale come il Presidente dell’assise cittadina».

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