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Piume di pavone sul fotovoltaico «Noi, primo comune… degli ultimi»

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L’INTERVENTO. Antonio Bonanno, esponente del Centrodestra, denuncia la mancata redazione da parte della giunta Glorioso del Piano di Azione dell’Energia Sostenibile. Che ci taglia dai bandi europei 2014-2020.

 

di ANTONIO BONANNO

Siamo alle solite. Stavolta il nostro sindaco e l’amministrazione comunale tutta sono passati dall’invidiabile disinvoltura nel nascondersi dietro ad un dito per le loro malefatte all’esaltarsi e pavoneggiarsi per meriti inesistenti e falsi, mostrando un opportunismo tale da appigliarsi a qualsiasi cosa pur di distogliere l’attenzione dagli enormi disagi causati alla comunità, cercando quindi di guadagnare qualche punto sulla propria disastrosa gestione.

Difatti, ecco il trionfale annuncio di qualche giorno fa con il quale l’amministrazione comunica un’impresa “eroica” e di pura scaltrezza politica. La diminuzione della soglia di tassazione portata livelli insostenibili? No per quella il meglio è già arrivato e ancora non è mica finito…

Parliamo bensì del finanziamento per l’impianto fotovoltaico nella scuola “Bruno”, a loro dire il primo ottenuto per una scuola da un comune del comprensorio. Sì… il primo degli ultimi …. leggendo la lista dal basso verso l’alto.

antonio-bonanno

Antonio Bonanno

Come si può volutamente omettere il fatto che Bronte, Adrano, Belpasso e molti altri comuni non distanti da Biancavilla, abbiano già da tempo ottenuto i finanziamenti ed installato i fotovoltaici nelle scuole? Certamente con una mania da protagonismo ed una esaltazione immotivata volta a mascherare la ridicola inefficienza dell’amministrazione, pensando magari che se loro sono in grado di nascondersi dietro un dito, i biancavillesi non riescano a vedere ad un palmo dal loro naso! Ma non finisce qui.

L’amministrazione comunale tace e ovviamente non sventola la sua lungimiranza capace di far perdere a Biancavilla diverse possibilità di sviluppo. È il 13 dicembre 2013 quando la Regione Sicilia nella Gurs n. 55 mette a disposizione dei Comuni ben 7.000.000,00 di euro di fonte europea per la redazione del PAES (Piano di Azione dell’Energia Sostenibile), attraverso il programma start up -Patto dei Sindaci, volto, tramite interventi di carattere pubblico e privato, ad aumentare l’efficienza energetica tramite l’utilizzo di fonti rinnovabili, al fine di ottenere la riduzione del 20% di CO2 entro il 2020.

Biancavilla ha redatto il Paes? Ovviamente no! Biancavilla ne è sprovvista. E tra l’altro non è più finanziabile con i fondi europei, il che comporterebbe il rischio di restare fuori dai tantissimi bandi, i quali, per la programmazione 2014-2020, saranno erogati in modalità diretta, cioè dall’Europa ai Comuni dotati di PAES!

Non è difficile comprendere a questo punto come il disinteresse, l’incapacità e la inadeguatezza amministrativa facciano da padroni all’interno del palazzo comunale. Il Comune di Biancavilla non è ancora dotato di un Piano Energetico territoriale con un minimo di programmazione, quindi la domanda nasce spontanea: sono solo interventi spot a favore di qualcuno?

Ma tranquilli…. l’amministrazione rimedierà a tutto questo nel modo a lei più congeniale ed in cui non è seconda a nessuno: uscendo dal cilindro la solita scusante, la solita impossibilità, la solita causa di forza maggiore che gli ha impedito tutto ciò.

 

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«Ormai siamo abituati alla politica parolaia  del signor Antonio Bonanno che non perde occasione per denigrare questa amministrazione attraverso esternazioni, prive di fondamento, che generano soltanto confusione, frutto, probabilmente, di malafede o di altro».

Lo dichiara Grazia Ventura, assessore ai Lavori Pubblici, in replica all’intervento di Bonanno.

«Mentre Bonanno non perde occasione per pavoneggiarsi con il suo inconfondibile vecchio modo di fare politica, noi riusciamo a far arrivare risorse alla nostra città. – dice Ventura – noi con fatti concreti  siamo stati tra i primi Comuni in Italia ad aver partecipato al bando del Ministero, perché già preparati con progetti che sono stati ritenuti validi, con buona pace per il signor Bonanno».

«Bonanno farebbe bene a documentarsi, leggere gli atti e seguire l’attività politico-consiliare del Comune – spiega l’assessore Ventura – scoprirà come il Paes è già stato discusso e approvato nella pertinente Commissione consiliare e, nel momento in cui verranno pubblicati i bandi, il Consiglio comunale potrà esitarlo senza alcun problema. Probabilmente, Bonanno non è informato che i finanziamenti legati al Paes, peraltro previsti anche per Biancavilla, sono stati bloccati dalla Regione Siciliana diversi mesi fa per un problema loro che, speriamo, possa essere presto risolto. Bonanno, quindi, eviti queste brutte figure».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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«Nel ricordo di Borsellino, l’impegno è combattere la mentalità mafiosa»

Ci scrive l’assessore Vincenzo Randazzo: una riflessione su via D’Amelio che riguarda Biancavilla

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Gentile direttore di Biancavilla Oggi,

oggi si ricorda la tragica morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, tra i quali una donna. L’amministrazione comunale ha organizzato una fiaccolata che da Villa delle Favare giungerà a Piazza Falcone e Borsellino. A questa iniziativa partecipano, oltre alle diverse associazioni di volontariato, anche i ragazzi e i giovani dei diversi Grest. Una manifestazione importante per condividere il ricordo di uno degli eventi più tragici della storia italiana e caratterizzata dalla seria e concreta lotta contro il sistema mafioso, ma soprattutto contro la sua mentalità.

Ecco il punto: il messaggio di Paolo Borsellino e il suo volontario sacrificio hanno dell’attualità ancora un valore? Le nuove generazioni li recepiscono? Qualche dubbio mi sorge se guardo ai modelli sociali e culturali prevalenti: individualismo esasperato, esagerata messa in mostra di atteggiamenti malandrineschi, menefreghismo, esibizione del proprio desiderio di dominio, farsi ragione con la violenza… Appunto, mentalità mafiosa, che non poche volte determina risse.

Tutto questo rende vano quanto Paolo Borsellino ha cercato di insegnare e la cosa che amareggia di più è considerare un fesso il giudice palermitano. E come lui, fessi Falcone, Chinnici, Impastato, Don Puglisi, Livatino, Fava… E tanti che nel combattere la mafia sono caduti. Perdoni, direttore, il mio sfogo, ma tanto tanto tanto è il lavoro che va fatto. Come Amministrazione, certamente. Ma anche come famiglie, come istituzioni in senso lato, come scuola, come gruppi di volontariato… l’obiettivo è contrastare la mentalità mafiosa.

VINCENZO RANDAZZO, Assessore comunale

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