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Lapide marmorea “sgrammaticata”, omaggio-gaffe a Falcone e Borsellino

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Grossolano errore sulla targa (che era stata ridotta in frantumi per un atto vandalico oltre un anno fa), appena sostituita dopo la denuncia di Biancavilla Oggi. Peccato che la parola “riconoscenza” sia diventata… “ricorrenza”.

 

di Vittorio Fiorenza

Non c’è dubbio: l’assessore Giuseppe Salvà ha agito con concretezza e fattività, qualità tipiche degli imprenditori e non dei politici, che adorano i tempi biblici. Ha letto le polemiche sullo stato di piazza Falcone-Borsellino, a Biancavilla, e soprattutto sulla lapide frantumata intitolata ai due magistrati eroi. Lapide spezzata in due da un’azione vandalica ben oltre un anno fa.

L’assessore alla Manutenzione ha provveduto a rimuovere la targa e nel giro di qualche giorno è stata riparata e sostituita.

Piccolo, imbarazzante dettaglio: nella riproposizione della frase (“Con riconoscenza a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, magistrati vittime della mafia”) la parola “riconoscenza” è diventata… “ricorrenza”. Un errore grossolano. Da sottolineare con lapis rosso. Toccherà rimuovere di nuovo la lapide e correggere.

Nei giorni scorsi, dopo la pubblicazione del video di Biancavilla Oggi che documentava lo stato della piazza, le mura imbrattate da scritte spray e la lapide marmorea spezzata in due (GUARDA IL VIDEO), vi era stata una indignazione diffusa e un gruppo di movimenti politici aveva anche sollecitato l’amministrazione comunale ad intervenire e ad essere pronto a fare una colletta.

LEGGI L’ARTICOLO

Targa Falcone-Borsellino in frantumi ma c’è chi si indigna e si mobilita

L’assessore Salvà, andando ben oltre il suo dovere di amministratore, ha provveduto operativamente a tinteggiare le mura deturpate dalle scritte, a rimuovere la targa ed oggi pomeriggio lui stesso l’ha riattaccata al muro. Nel suo profilo Facebook ha annunciato: «Detto, fatto: lavori finiti in piazza Falcone-Borsellino». Peccato lo strafalcione grammaticale.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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9 Comments

9 Comments

  1. Vincenzo Mask

    3 Luglio 2015 at 23:49

    L’errore della parola glielo perdoniamo all’assessore. Posso esprimere un desiderio? Oltre a sostituire la targa, possiamo sostituire Glorioso con Salvà? Sindaco Pippo Salvà subito!!!

  2. Giusy Santangelo

    3 Luglio 2015 at 23:43

    Posso fare una proposta? Doposcuola gratuito di grammatica per sindaco e assessori. Al grest di San Salvatore gli riservano un posto d’onore. Ripasso di italiano per tutti. Le tabelline non c’è bisogno: in quelle tutti i politicanti sono bravi.

  3. Salvo

    3 Luglio 2015 at 23:41

    L’attivismo di Salvà è pari all’assenza imbarazzante di un sindaco silenzioso

  4. Luca

    3 Luglio 2015 at 23:39

    Scusate, chiedo a Biancavilla Oggi: ma quei muri non sono quelli bonificati per la fluoroedenite? Basta una stucchiata di quacina per riparare la facciata sgretolata? Chiedo, tanto per sapere.

  5. LEGALITA' CERCASI

    3 Luglio 2015 at 23:38

    A Biancavilla la legalità è un optional

  6. Iaffiu

    3 Luglio 2015 at 23:06

    Ou a siti na bazzilletta, cosa di irivinni a Insieme cu Litterio

  7. Carmelo Lanza

    3 Luglio 2015 at 23:05

    Non mi voglio scagliare contro l’assessore né contro un errore che può capitare. Però c’è da dire che la somma di gaffe ed episodi piccoli (la fascia tricolore, certe dichiarazioni in tv sull’abusivismo, per esempio) qualificano un’intera amministrazione come inadeguata al ruolo.

  8. Rosanna Verzì

    3 Luglio 2015 at 23:03

    Tutti ad osannare l’assessore per essere “”””””tempestivamente””””” dopo due anni. Il popolo biancavillese questo merita. Basta mettere apposto (per modo di dire, vista l’ignoranza grammaticale) una targa lesionata per stare sereni con la nostra coscienza. La legalità e la lotta alla mafia Biancavilla non sanno cosa sia. Fatevi un giro e vi accorgerete di un paese illegale, sembriamo ritornati nei tempi passati. Spero in un’amministrazione più sensibile ai tempi della legalità e dell’antimafia, in maniera concreta non con queste populistiche pagliacciate.

  9. Maria Pia Tomasello

    3 Luglio 2015 at 22:59

    Siamo nelle mani di nessuno. Che vergogna. In quali mani è finita la mia Biancavilla. Provo profonda tristezza. Non tanto per un errore di questo tipo, ma rappresenta una metafora del grado dei nostri amministratori. Non mi riferisco a questo assessore, parlo di tutta la compagine. Provo amarezza. Falcone e Borsellino sembrano essere un dettaglio per questa amministrazione. Bastasse un gesto di questo tipo per qualificarli come sensibili ai temi della legalità…

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Politica

Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa

I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

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QUESITISINO
Licenziamenti illegittimi94,58% 5,42%
Lavoratori piccole imprese94,05%  5,95%
Lavoro precario94,08% 5,92% 
Sicurezza sul lavoro91,12% 8,88%
Cittadinanza italiana65,68%32,32% 

Fonte: Comune di Biancavilla

Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.

Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.

I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.

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Diritti dei lavoratori e cittadinanza, a Biancavilla in 18mila chiamati al voto

Cinque quesiti sottoposti a referendum: i seggi saranno aperti nelle giornate di domenica e lunedì

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Seggi aperti, nelle giornate dell’8 e 9 giugno (domenica dalle ore 7 alle 23) e lunedì (dalle ore 7 alle 15), per cinque quesiti referendari: 4 riguardano il mondo del lavoro e delle imprese, uno riguarda la cittadinanza agli stranieri. A Biancavilla, i cittadini chiamati alle urne sono 18.151. Gli aventi diritto al voto, più precisamente, sono 8718 maschi e 9433 femmine.

Di seguito, i testi dei quesiti che i cittadini troveranno in schede di diverso colore, su cui apporre una X sul sì o sul no.

«Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione».

«Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale».

«Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi».

«Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione».

«Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana».

AGGIORNAMENTO

(ORE 23.00) Un dato di affluenza bassissimo, al di sotto della media regionale e nazionale. Soltanto il 13,94% dei biancavillesi ha votato per i referendum: 2533 votanti su 18.151 aventi diritto. I seggi riapriranno lunedì, dalle ore 7 alle 15.

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