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Rimossa la lapide Falcone-Borsellino L’assessore Salvà: «La sostituiremo»

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Dopo le foto e i video pubblicati da Biancavilla Oggi, la folata di indignazione su Facebook, la mobilitazione di un gruppo trasversale di movimenti, è toccato all’assessore Giuseppe Salvà l’intervento concreto e risolutivo.

 

di Vittorio Fiorenza

Per oltre un anno l’assoluta indifferenza e l’assenza di sensibilità. Eppure, di manifestazioni, cerimonie ed iniziative ce ne sono state in quella piazza. Poi, sono bastate alcune foto ed il video pubblicato da Biancavilla Oggi per fare sollevare una folata di indignazione, che ha spinto l’assessore alla Manutenzione, Giuseppe Salvà, ad intervenire.

La targa marmorea intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nell’omonima piazza, spezzata in due da tempo a causa di una vergognosa azione vandalica, oggi è stata rimossa e, come garantisce l’assessore Salvà a Biancavilla Oggi, sarà riparata o sostituita del tutto nei prossimi giorni.

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Falcone-Borsellino, il finale del video dovrebbe farci vergognare

Ieri, un gruppo trasversale di movimenti era intervenuto per sollecitare il sindaco Giuseppe Glorioso ad intervenire e a ricordargli che quella targa non è un pezzo di arredo urbano ma un emblema di legalità e di lotta alla mafia.

LEGGI L’ARTICOLO

Targa Falcone-Borsellino in frantumi ma c’è chi si indigna e si mobilita

Ed oggi l’intervento concreto e risolutore dell’assessore Salvà, che ha anche disposto l’avvio dei lavori di tinteggiatura delle mura che costeggiano la piazza, imbrattate e deturpate da scritte spray.

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La lapide marmorea spezzata in due prima di essere rimossa

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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