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In aula Salvatore Giuffrida show: «Esco dal Pd e dalla maggioranza»

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Seduta “cabaret” sulla costruzione della nuova chiesa “Santissimo Salvatore”. Proposta passata all’unanimità. Ma su un atto “integrativo”, concordato tra tutti i gruppi, Giuffrida ha parlato di “inciucio”, sbraitando contro tutti.

 

di Vittorio Fiorenza

«Abbandono il Partito Democratico, esco dalla maggioranza e da oggi faccio parte dell’opposizione a questa amministrazione comunale».

Il consigliere comunale Salvatore Giuffrida, sulla scena politica biancavillese fin dai tempi di Pietro Manna, sbatte la porta e se ne va sbraitando contro tutti. Il dissenso è nei confronti del capogruppo Vincenzo Cantarella, dei colleghi del partito, degli alleati, della giunta e del sindaco Giuseppe Glorioso.

Una decisione drastica, la sua, comunicata all’apice dell’ultimo Consiglio Comunale. Una riunione di fuoco (ma c’è chi in corridoio l’ha definita pure “seduta-cabaret”) dedicata al dibattito sul progetto di edificazione della nuova chiesa “Santissimo Salvatore”. Argomento che che nelle ultime settimane, su Biancavilla Oggi e sui social network, è stata al centro di discussioni contrastanti.

Se sulla questione, le sensibilità presenti in paese si sono divise tra posizioni “laiche” e posizioni “filo-clericali”, la classe politica biancavillese, in blocco, si è espressa a favore del progetto, “avallando” la decisione già presa dalla giunta: la coalizione del primo cittadino e la minoranza di Centrodestra hanno votato all’unanimità la proposta che prevede la partecipazione del Comune con 345mila euro alla costruzione del nuovo edificio sacro (il 75% dei fondi necessari è a carico della Conferenza Episcopale Italiana).

Su questo punto, sono emersi dei distinguo, ma al momento del voto tutti d’amore e d’accordo (Giuffrida compreso), con attestati trasversali di riverenza tributati alle autorità ecclesiastiche e parrocchiali (c’è chi in aula ha persino suggerito di cancellare dagli atti la dicitura “interesse collettivo”, sostituendola, a mo’ di vanto, con la dicitura “nell’interesse della Chiesa Cattolica”!!!).

A creare divisioni e divergenze, nell’ambito della maggioranza e del Pd, fino al clamoroso epilogo, è stato invece il dibattito su un atto di indirizzo “integrativo”. Dal gruppo del Nuovo Centrodestra è stata avanzata la proposta di prevedere ulteriori 150mila euro per interventi di riqualificazione legati all’intero quartiere di “Spartiviale”. Alla fine di un acceso dibattito, tra maggioranza e minoranza, è stato concordato un atto di sintesi che, senza specificare alcuna somma, ci si impegna in fase di trattazione di bilancio a reperire risorse per la zona che fa riferimento alla parrocchia “Santissimo Salvatore”.

Il “dettaglio” che l’atto sia stato concepito da tutti i gruppi consiliari e che sia scaturito da un intervento dei consiglieri Mario Amato e Ada Vasta del Ncd, non è stato affatto gradito da Giuffrida, che apertamente ha parlato di “inciucio” tra opposizione e maggioranza, entrando in contrasto con il capogruppo Vincenzo Cantarella e anche con il collega Alfio Magra. Da qui, la sua radicale decisione di abbandonare Pd, maggioranza ed uscire dall’aula al momento del voto. Per la cronaca: anche il consigliere Giuseppe Petralia ha votato contro l’atto di indirizzo, ma senza esprimere le proprie ragioni.

Nel Pd, resta la “grana” Giuffrida. Dal suo canto, Vincenzo Cantarella ha manifestato la propria volontà a dimettersi da capogruppo e anche da presidente della quarta commissione consiliare, di cui pure Giuffrida fa parte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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10 Commenti

10 Commenti

  1. vincenzo

    13 Giugno 2015 at 9:02

    Condivido in pieno l’avversione al progetto di finanziare la Chiesa, ma non certo per il “Comunismo” laico con cui certa gente si riempie la bocca senza sapere cos’è, ma solo perchè il paese necessita di altri interventi più urgenti con i medesimi soldi. Un po’ come l’ultima notizia che ho sentito che il Comune cerca di acquistare un terreno di 15 ettari per metterci i pannelli solari (ma con quali soldi?a che scopo?).
    Ovvio che la coalizione del primo cittadino e la minoranza di Centrodestra hanno votato all’unanimità la proposta, queste sono le occasioni ghiotte per fare lavorare l’impresa amica, l’ingegnere amico, il geometra amico ecc..e spattirsi il “bottino”.
    Tuttavia non riesco a capire le logiche di questa gente (il consigliere dell’articolo), che viene eletta con i voti del PD e poi cambia partito senza dimettersi.Se sono stati i cittadini del PD ad eleggerti come ti permetti a fare il consigliere di un’altro partito? riporto infine la frase del giornalista : “..sulla scena politica biancavillese fin dai tempi di Pietro Manna..” meditate cari biancavillesi…meditate con che gente abbiamo a che fare!

  2. Gianco

    12 Giugno 2015 at 12:09

    Tranquilli: adesso rientra. Il sindaco saprà come “argomentare” per farlo rientrare.Non è la prima volta che capita lo show di Giuffrida…

  3. Salvatore Sapia

    12 Giugno 2015 at 12:07

    Vorrei fare notare che Giuffrida è uno dei consiglieri comunali più votati: questo la dice lunga sulla qualità dei biancavillesi

  4. GIUSEPPE

    12 Giugno 2015 at 12:04

    Era ora che questo tizio abbandonasse il partito

  5. Alfio

    12 Giugno 2015 at 12:03

    con l’uscita di Giuffrida, il Pd acquista punteggi positivi secondo me

  6. Antonio Stissi

    12 Giugno 2015 at 11:56

    Si devono mettere una maschera…. se questo è il meglio che può offrire il Pd e la politica, siamo fritti…

  7. giacomo

    12 Giugno 2015 at 11:52

    La vera grande notizia è se Giuffrida si dimette una buona volta da consigliere comunale.

  8. salvo

    12 Giugno 2015 at 9:20

    vincenzo cantarella non mollare prima finisce la sua esperienza è prima il comune si libera dal clientelismo

    • cavi68

      13 Giugno 2015 at 22:17

      Caro sig. Salvo …. Ma in che senso non mollare ? Purtroppo o per fortuna la mia funzione e di tenere fermo il quadro consiliare e dunque inclusiva e mai ad escludendum … E riconosco pregi e difetti di ognuno nessuno escluso, me compreso ! Se trattasi di ideee alternative ma valide … Ben venga se trattasi di dissenso motivato nel pd c’e’ cittadinanza e ad oggi non vedo gli estremi di un tale gesto ! E lo dice chi spesso, sin da piccolo e’ ritenuto un buon eretico di lunga esperienza !

  9. salvo

    12 Giugno 2015 at 9:15

    lo show è una sua abitudine

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Via ai lavori di ristrutturazione della casermetta comunale di Piano Mirio

La struttura, nel cuore del Parco dell’Etna, ha beneficiato 130mila euro: le opere dureranno 4 mesi

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Al via l’opera di riqualificazione della Casermetta di Piano Mirìo, nel cuore del Parco dell’Etna. Il sindaco di Biancavilla ha presenziato all’inizio dei lavori da parte della ditta che si è aggiudicata l’appalto. L’amministrazione ha beneficiato di un finanziamento di 130mila euro del Gal Etna. Una volta rimessa a nuovo, la Casermetta diventerà un punto di accoglienza per escursionisti e appassionati della montagna e riferimento per la promozione del turismo ambientale.

«L’intervento sulla struttura – spiega l’assessore Salvo Di Marzo – prevede il ripristino del tetto e delle parti danneggiate dai vandali nel corso degli anni». La durata dei lavori è di 4 mesi.

«La riqualificazione della Casermetta di Piano Mirìo – osserva il sindaco Antonio Bonanno – segue di poche settimane l’inserimento ufficiale di Biancavilla come “Terza Porta dell’Etna” da parte della Città Metropolitana. Com’è noto l’abbiamo battezzata “La Porta del Sole”».

«Riqualificare la “Casermetta” di Piano Mirio – continua il sindaco – ci consente di diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica promuovendo le nostre tipicità locali ai turisti che vengono in Sicilia per ammirare il vulcano. Da questo versante l’Etna dà il meglio di sé, un vero spettacolo della natura apprezzato pochi mesi fa dai ciclisti del Giro d’Italia. Per questo la “Casermetta” entrerà a pieno titolo tra i “gioielli” della nostra città. Quando i lavori saranno ultimati, affideremo la Casermetta a un’associazione che ne garantisca al meglio la sua fruizione».

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