Chiesa
C’erano una volta i comunisti, la Madonna tra falce e martello
L’icona della Madonna dell’Elemosina nella sede del Partito Comunista di Biancavilla. Un’immagine, basta questa sola immagine, per dissolvere un’epoca e mandare in archivio il Novecento. Assurda, ridicola, blasfema o segno del cambiamento dei tempi. Giudicatela come volete, ma questa è stata la scena che si è presentata oggi pomeriggio.
Nel mese dedicato alla Madonna per il tradizionale giro nelle case e nei luoghi pubblici, una tappa dell’icona bizantina è stata proprio nella sede della sezione “Togliatti”. Al seguito del quadro sacro, un piccolo gruppo di fedeli e padre Pino Salerno, prevosto di Biancavilla. Inevitabile il momento di preghiera, osservato anche dagli anziani “compagni” biancavillesi.
«Non ci sono colori politici, tutti siamo figli di Dio», ha spiegato padre Pino, a fianco all’icona di Maria Santissima dell’Elemosina, sovrastata dai simboli della Falce e Martello.
Tra imbarazzi e stupori, l’ultimo baluardo comunista rimasto a Biancavilla è stato “invaso” così dai ferventi cattolici devoti della Vergine Maria.
Nei muri della storica sede del partito, tappezzata con qualche manifesto che ricorda le imprese spaziali di Yuri Gagarin della “Grande Madre Russia”, fanno ancora sfoggio certi ritratti in bianco e nero del secolo scorso. Antonio Gramsci, Palmiro Togliatti, Che Guevara, Enrico Berlinguer e Pio La Torre sembravano guardare inorriditi da tutt’altra parte. Ma è stata soltanto un’impressione.
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Chiesa
Gruppo di giovani neocatecumenali in pellegrinaggio dalla Puglia a Biancavilla
Un’esperienza di fede condivisa e di scambio culturale per fedeli provenienti da Bari e Taranto
Un gruppo formato da una sessantina di giovani neocatecumenali pugliesi, accompagnato da padre Nazario Blandamura, ha fatto tappa a Biancavilla. Ad accoglierlo sono state le comunità dell’Idria e del Santissimo Salvatore, parrocchie in cui sono radicati i fedeli appartenenti a questo cammino di fede.
Momenti di preghiera si sono svolti in chiesa madre (con l’accoglienza di padre Alfio Sarvà), nella chiesa dell’Idria (con il parroco don Giovambattista Zappalà) e presso il monastero “Santa Chiara”. Qui, assieme al sacerdote pugliese, ha celebrato la messa il sacerdote biancavillese Vincenzo Finocchiaro, missionario neocatecumenale in Romania.
I pellegrini – provenienti da Bari, Taranto ed altre località pugliesi – sono stati in visita anche ad Adrano, presso le parrocchie di San Leonardo e Sant’Agostino.
Un’esperienza di fede condivisa e di scambio culturale per il gruppo giovanile pugliese, quella vissuta a Biancavilla.
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Omicidio a Biancavilla: la vittima è Antonio Andolfi di appena 20 anni
Salvo Diolosà
9 Maggio 2015 at 21:46
Da Salvo Diolosà: si sono venduto un oltre secolo di storia. La religione è l’oppio dei popoli. Un comunista non può mai accettare l’esistenza di Dio. La rivoluzione la volete fare con l’ostia consacrata? Ma all’assurdo, a Biancavilla, non c’è mai limite. Comodisti, non comunisti. Chiudete quella sezione e fategli una cappella.
Antonio Nicolosi
9 Maggio 2015 at 21:42
E questi sono comunisti? Da strapazzo, mi fate ridere… Comunisti da sagrestia… ahahahahaha
inotropismo
7 Maggio 2015 at 17:37
anche per i comunisti c’è speranza !
Karl Marx
6 Maggio 2015 at 22:44
Sono stati in giunta con il Pdl e hanno appoggiato Glorioso al ballottaggio, quando due settimane prima ne avevavo dette di tutti i colori. Cosa vi aspettate dai finti-comunisti di Biancavilla? La rivoluzione? ahahahahahahahahahaha