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È morto l’ex sindaco dc Laudani: passione e fervore per la politica

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Aveva 84 anni, fu primo cittadino tra il 1990 ed il 1991. Memorabili i suoi contrasti dialettici in Consiglio Comunale con il fratello Dino, anche lui apprezzato sindaco di Biancavilla. La figlia: «Ma tra loro c’era un grande affetto».

 

di Vittorio Fiorenza

È morto Andrea Laudani, già sindaco democristiano di Biancavilla. Aveva 84 anni. È stato cinque giorni ricoverato all’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. Poi, questa notte, riportato a casa, l’ultimo respiro affianco a tutti i suoi familiari. I funerali saranno celebrati domani, alle ore 16, nella basilica pontifica “Maria Santissima dell’Elemosina”, dal prevosto, padre Pino Salerno.

In tanti lo ricordano per i suoi modi appassionati di intendere la politica, che spesso lo portavano ad infervorarsi, soprattutto su questioni che toccavano i diritti dei cittadini. Una vitalità dialettica, quella di Andrea Laudani, che in Consiglio Comunale (in un’epoca in cui la politica non era, come oggi, dilettantismo e mediocrità) si esprimeva anche con aspri confronti.

Memorabili gli scontri, per diversità di vedute, anche quando si trovavano nello stesso partito, tra lui ed il fratello Dino, altro apprezzato ed indimenticato primo cittadino. Scontri che, tuttavia, si consumavano nel rispetto delle buone maniere e senza mai fare mancare l’affetto che li legava.

Uno spirito ribelle
Di formazione sturziana, Andrea Laudani cominciò giovanissimo il suo attivismo nell’Azione Cattolica e nella Fuci e quindi nella Democrazia Cristiana. Diverse volte ricopri la carica di consigliere comunale, assessore e vicesindaco. Il suo spirito ribelle nei confronti di una Dc asfissiante lo portò ad una parentesi di impegno nel Partito Liberale Italiano.

Nel febbraio del 1990 fu eletto primo cittadino, ruolo che svolse per circa un anno. Nel 1994, in occasione della prima elezione diretta del sindaco, per il suo ultimo impegno politico pubblico di rilievo, si schierò con il Circolo dei popolari di Carmelo Nicolosi. Fu sostenitore di Raffaele Lombardo.

Per oltre trent’anni fu funzionario dell’Ufficio contributi agricoli unificati di Catania. Legato da un sincero rapporto di amicizia con mons. Giosuè Calaciura, che considerava suo padre spirituale, fu pure componente del Consiglio di Amministrazione dell’ospedale di Biancavilla.

Amante dell’Etna e della viticultura, fin da giovane coltivò pure la passione per il calcio, giocando lui in prima persona, per poi cimentarsi nel ruolo di allenatore di squadre locali: a lui si deve l’iniziativa di dedicare il campo sportivo ad Orazio Raiti, calciatore e suo amico di gioventù.

Il ricordo della figlia
Negli ultimi anni si è sempre visto più di rado in piazza o al Circolo Castriota. «Nell’ultimo periodo –racconta la figlia Marinella a Biancavilla Oggi– si è isolato perché si è totalmente dedicato alla cura e all’accudimento di mia mamma, che è affetta da Alzheimer. Ha perso la spinta motivazionale, aveva un’assoluta dedizione per la moglie. Se ne è andato per un decadimento generale».

Oltre a Marinella, a fianco a lui fino all’ultimo, l’altra figlia, Cetty, e i nipoti Viola, Agnese, Bruna, Carmelo e Piergiuseppe.

«Adorava i suoi nipoti, erano il suo orgoglio», sottolinea Marinella, che ricorda pure il rapporto che Andrea Laudani aveva con il fratello Dino: «Tra loro c’era un grande amore, un profondo affetto. Anche quando erano su posizioni differenti, lui aveva un amore per la dialettica costruttiva, sana. Era un politico di vecchio stampo».

Dal fronte politico, finora è arrivato un messaggio di cordoglio solo da parte della sezione biancavillese di “Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale”.

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Cronaca

Sicurezza, il sindaco Antonio Bonanno chiede un incontro con il Prefetto

Interviene pure il candidato primo cittadino del Pd, Andrea Ingiulla: «La politica sia unita»

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© Foto Biancavilla Oggi

«Esprimo apprezzamento per le 22 misure di prevenzione personale disposte dalla Questura di Catania e notificate dai Carabinieri ad altrettanti soggetti resisi responsabili, in due distinte vicende, di mega risse nel centro cittadino e nell’ospedale. È un bene che, tra Daspo e avvisi orali, le autorità facciano sentire la propria presenza. Devo dire che attendevo con fiducia un provvedimento del genere. Nel frattempo, dispiace purtroppo registrare che a Biancavilla per la seconda volta un esercizio commerciale è stato preso di mira con il metodo della ‘spaccata’. Oltre a esprimere solidarietà e vicinanza al titolare del negozio, comunico sin d’ora di essermi già attivato per chiedere alla Prefettura un incontro urgente per affrontare il tema della sicurezza nel nostro territorio. La tutela dei cittadini è al primo posto delle mie priorità».

Sono le parole del sindaco Antonio Bonanno in riferimento ai provvedimenti emessi dalla Questura di Catania su due risse che si erano verificate lo scorso anno a Biancavilla. Altro riferimento di cronaca riguarda il furto con “spaccata” subita da un esercizio commerciale di viale dei Fiori.

Andrea Ingiulla: «La politica sia unita»

«Chiediamo al Prefetto di Catania la convocazione di un tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a tutela della sicurezza delle nostre città e a supporto dei nostri commercianti che non possono vivere in una condizione di continua preoccupazione per le loro attività».

Lo dichiara il candidato sindaco del Partito Democratico, Andrea Ingiulla, intervenendo anche lui sull’ultimo episodio di furto di viale dei Fiori.

«La politica – specifica Ingiulla – deve muoversi in un’unica direzione, senza inutili contrapposizioni, non possiamo permetterci di mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che non ci sia un oggettivo problema legato alla sicurezza della nostra comunità,  dal centro alla periferia».

«La politica – prosegue ancora il candidato alle prossime Amministrative – ha il sacrosanto dovere di assumere un’iniziativa forte e coraggiosa per affrontare il problema. Bisogna agire con fermezza perché la già provata condizione economica di aziende, piccole imprese e famiglie della nostra città non può essere messa a repentaglio da atteggiamenti di balordi e criminali che colpiscono le attività commerciali».

«Confidiamo nell’incessante quanto prezioso lavoro dei Carabinieri e delle Forze dell’Ordine – dice ancora Ingiulla – e chiediamo al Governo nazionale e al Governo regionale che possano essere intraprese azioni immediate per intensificare il personale, i mezzi e strutture adeguate a tutela delle nostre città. Per quanto mi riguarda, la nostra parte politica è sempre disponibile per un confronto con chi rappresenta le istituzioni».

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