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Sicil Sapori, Nino D’Asero solidale: «Chi crea occupazione va protetto»

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«In questi casi più che le parole contano i fatti, per questo sono sicuro che il Prefetto e le forze dell’ordine faranno sentire con precisi interventi nel territorio la presenza della Stato».

Interviene così il deputato regionale biancavillese, Nino D’Asero, sull’incendio al magazzino della “Sicil Sapori” di contrada Rinazze, a sud di Biancavilla.

«Non si tratta – ha aggiunto il parlamentare, che ha manifestato vicinanza e solidarietà ai titolari – di un problema che riguarda solo la sicurezza, che coinvolge tutti, ma è anche una questione sociale e culturale: bisogna sempre garantire e proteggere chi crea occupazione».

«Quanto accaduto deve preoccuparci tutti, perché –  ha sottolineato D’Asero – un’aggressione così violenta verso una realtà produttiva va presa in considerazione non  tanto per l’episodio in se, ma soprattutto per quello che l’attività aggredita rappresenta per tutto il territorio».

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Segreteria Pd, l’elezione contestata: ricorso rigettato, in attesa di altri due

Il partito resta dilaniato su Vincenzo Cantarella, il gruppo antagonista ribadisce: «Irregolarità»

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La Commissione di Garanzia del Partito democratico di Catania ha stabilito la regolare elezione di Vincenzo Cantarella alla guida della sezione di Biancavilla. L’organismo ha respinto così il ricorso presentato da un’ala del partito, che aveva definito «una farsa» l’esito di quella elezione. I retroscena della vicenda erano stati svelati e raccontati da Biancavilla Oggi, dopo le dimissioni di Giuseppe Pappalardo, di cui Cantarella è diretta prosecuzione.

La decisione della commissione provinciale di garanzia è stata resa nota, ora, dallo stesso Cantarella. «Per mia onestà intellettuale – evidenzia lui – comunico che, gli stessi iscritti, non contenti, hanno trasmesso un nuovo ricorso, questa volta alla commissione regionale e nazionale Pd, contro la suindicata-circostanziata recente decisione, della uguale commissione di garanzia provinciale. E non paghi, forse alla fine nel 2025, faranno ricorso pure alla Commissione europea per i “diritti umani”».

Da parte sua, il gruppo antagonista, in una nota firmata “Democratici per Biancavilla”, ribadisce le irregolarità sul nuovo segretario, chiedendo una nuova elezione all’insegna dell’unità. «Restiamo fiduciosi – specificano – che i nuovi ricorsi presentati ai livelli superiori offriranno un’analisi più approfondita e soprattutto imparziale delle irregolarità segnalate». E aggiungono: «Proprio per garantire una partecipazione responsabile e trasparente chiediamo che l’elezione del segretario venga rivista, così che tutti gli iscritti possano riconoscersi pienamente nelle istituzioni del nostro partito».

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