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L’episodio della fotocamera in chiesa: «Un furto? No, spiacevole errore»

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In riferimento all’articolo sull’episodio accaduto il giorno di Natale in chiesa madre con la “scomparsa”, dopo la cerimonia di quattro battesimi, di una fotocamera e a quello successivo, relativo alla sua restituzione al prevosto Pino Salerno, che a sua volta l’ha consegnata al legittimo proprietario, Biancavilla Oggi ha ricevuto una mail da parte di una lettrice, qualificatasi come colei che avrebbe preso per errore la macchina fotografica. Volentieri pubblichiamo le sue parole.

Non si è trattato di un furto, ma solamente di uno spiacevole equivoco. Ribadisco, come ho già detto al prevosto, padre Pino Salerno, che ho preso erroneamente la borsa contenente la fotocamera perché identica a quella di mio fratello e la restituzione della stessa è avvenuta una settimana dopo non per una “sbadataggine”, ma perché è stato proprio quel giorno che nel dare la borsa a mio fratello ho capito che non era la sua.

Mi rammarica sentirmi chiamare “ladro” e tengo a precisare al proprietario che se avessi voluto rubarla non solo non l’avrei restituita, ma quel giorno, dopo averla presa, non avrei passeggiato con la borsa appesa alla spalla in giro per la chiesa durante tutta la cerimonia come possono dimostrare le telecamere di sorveglianza.

Cordiali saluti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Loredana

    12 Gennaio 2015 at 0:51

    La cosa che non quadra in questo racconto è che ha restituito la macchina fotografica dopo una settimana. Comunque l’importante che è stata restituita al proprietario.

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«Vi racconto un atto meschino e di ordinaria inciviltà che mi è capitato»

Un nostro lettore ci segnala un episodio accaduto in piazza Sgriccio, dopo il rientro da Catania

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Sono un cittadino qualunque che vuole denunciare un fatto a me accaduto qualche sera fa, si tratta di una cosa da niente, però quello che fa indignare di più è il gesto e la pianificazione che probabilmente c’è alla base. 

Mi trovavo a rientrare da Catania dopo aver trascorso una serata con amici e venendo da via della Montagna, mi accingevo a fare rifornimento in Piazza Sgriccio. Come quasi sempre, nei fine settimana davanti al chiosco situato sulla piazza, stazionano dei ragazzi; io mi immetto sulla destra per fare rifornimento e sento una botta nel retro della macchina. Inizialmente non avevo capito bene, infatti per sicurezza non mi sono fermato in quel rifornimento.

Qualche centinaio di metri dopo mi sono fermato per controllare ed ho trovato la sorpresa: mi avevano lanciato un uovo nella zona del serbatoio, rendendo praticamente impossibile aprire lo sportellino. E la cosa che fa indignare ancora di più è che molto probabilmente quel gruppo di ragazzi erano minorenni, perché c’erano diverse microcar parcheggiate.

Quei ragazzi si trovavano per caso ad avere delle uova? Li lanciavano casualmente alle macchine di passaggio? Oppure era una cosa ben pianificata per quelli che facevano rifornimento? Se fosse davvero così non ho parole, oltre al gesto, pianificare una cosa del genere è una cosa a dir poco meschina.

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