Cronaca
Lei lo lascia, lui la perseguita: 35enne biancavillese finisce in carcere

I carabinieri della stazione di Biancavilla hanno arrestato un 35enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania per atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata.
La donna, sua coetanea, nel 2013 ha intrattenuto per alcuni mesi una relazione sentimentale con l’uomo, decidendo poi di lasciarlo. Lui, rifiutando la scelta, ha iniziato a perseguitarla non disdegnando alcun luogo, tanto da meritarsi, su segnalazione dei carabinieri, l’affidamento in prova e il divieto assoluto di avvicinamento alla donna.
Per niente intimorito dalle misure impostegli ha perseverato nel suo comportamento, estendendolo anche ad alcuni familiari della vittima, giungendo addirittura alla violenza fisica.
I carabinieri, avendo seguito l’intera vicenda, hanno documentato puntualmente l’ennesimo gesto inconsulto, informando il magistrato inquirente che, recependo appieno i riscontri investigativi svolti, ha fornito al Gip le prove per l’emissione di un provvedimento restrittivo. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere catanese di piazza Lanza.
Nei giorni scorsi, un altro 35enne di Biancavilla è stato rinviato a giudizio per i reati di maltrattamenti e stalking nei confronti della sua ex convivente.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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