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Cronaca

Apparati elettrici rubati dal cantiere dell’ospedale: danni per 100mila euro

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Grave furto nella notte che precede la firma per la ripresa dei lavori. Portati via il server e tutti i comandi della regolazione degli impianti. Chi ha agito conosceva i posti.

di Vittorio Fiorenza

No, questa volta non c’entrano i soliti cercatori di cavi di rame. Coloro che hanno agito sono degli esperti del mestiere. E soprattutto ben conoscevano i luoghi, al punto che si sono mossi con sicurezza e disinvoltura, andando a prendere chiavi, aprendo porte e smontando apparati tecnici con grande cura per poi smontare anche la registrazione delle immagini di video sorveglianza.

Il furto è stato compiuto all’interno del cantiere del nuovo plesso ospedaliero di Biancavilla: i ladri hanno rubato il server e tutti i comandi della regolazione degli impianti, con cavi, schede informatiche, apparati tecnici. Rivendere la refurtiva al mercato nero potrebbe fruttare intorno a 20mila euro, ma il danno causato al cantiere è di oltre 100mila euro, tanto vale l’apparecchiatura portata via.

Si tratta di un furto “strano” perché è avvenuta la notte prima della firma del verbale di consegna dei lavori che di fatto riavvia le opere e soprattutto segna il passaggio dell’appalto dall’Ati Group alla Lotos srl.

Essendo avvenuto, il furto, prima della firma, il danno va attribuito all’Ati Group, impresa del gruppo Aiello di Bagheria, in amministrazione giudiziaria e controllata dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

«Siamo coperta dall’assicurazione –ha spiegato il coordinatore dell’Area tecnica dell’Ati Group– certo è che noi non siamo graditi nei territori perché non abbiamo e non teniamo rapporti con certi “ambienti”, non è la prima volta che subiamo furti e minacce». Sì, pure minacce. Già qualche mese fa, in un’intervista esclusiva a Biancavilla Oggi, l’amministratore unico di Ati Group, Andrea Dara, aveva svelato le intimidazioni subite negli anni di permanenza nel cantiere di Biancavilla.

Non si esclude poi che a commettere quest’ultimo furto sia stata la stessa mano che, due settimane fa, ha rubato 28 cavi (lunghi complessivamente quasi un chilometro) allacciati al generatore elettrico dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. Un atto definito dall’Asp «deplorevole e di inaudita gravità», visto che, proprio la sera della massima allerta meteo, ha lasciato al buio l’ospedale e ha messo fuori funzione le sale operatorie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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