Cronaca
Il ritorno dei ladri, furto in tabaccheria: rubati “Gratta e vinci” e sigarette


L’edicola-tabaccheria di via Vittorio Emanuele derubata
di Vittorio Fiorenza
Stavolta il colpo è stato messo a segno. Alcune settimane fa non c’erano riusciti, ma adesso hanno infranto la porta di ingresso e, entrati nell’esercizio, hanno portato via stecche di sigarette, “Gratta e vinci” e soldi in contante. Ancora da definire con esattezza il danno provocato.
A subire l’ennesimo furto a Biancavilla è stata, poco prima delle 3 di notte, l’edicola-tabaccheria Atanasio di via Vittorio Emanuele, in pieno centro storico.

Vetrina in frantumi lo scorso settembre, in occasione nel furto fallito
Sull’accaduto hanno già avviato le indagini i carabinieri. Come ricostruito dai militari dell’Arma, sulla base delle immagini delle telecamere a circuito chiuso del sistema di videosorveglianza di altri esercizi commerciali del tratto di strada (la tabaccheria ne è sprovvista), pare che ad agire siano state più di due persone. Forse una grossa pietra è stata utilizzata per mandare in frantumi la vetrata.
Una volta entrati dentro, i malviventi hanno agito in pochi minuti, rubando sigarette e schede del “Gratta e vinci”, oltre ai soldi rimasti nella cassa dalla sera precedente. I ladri si sono poi dati alla fuga a bordo di una Fiat Punto.
La stessa edicola-tabaccheria era stata presa di mira lo scorso 16 settembre con le stesse modalità. In quell’occasione, la vetrata della porta di ingresso fu danneggiata, ma i malviventi non riuscirono ad entrare ed il colpo sfumò.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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