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Cronaca

Rissa nella zona delle giostre, «Uno aveva anche un coltello»

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Il momento dell’intervento di una pattuglia dei carabinieri

di Vittorio Fiorenza

Rissa tra la folla, nella zona delle giostre del quartiere Sberno, a Biancavilla. Secondo diverse testimonianze, alcuni ragazzi, dopo qualche parola di troppo, sono passati alle mani. E pare che nella disputa sia anche uscito fuori un coltello. La ressa e la confusione a fare da sfondo alla lite.

Ai carabinieri, in effetti, è arrivata la segnalazione di una rissa, ma quando sono arrivati sul posto, i militari della stazione di Biancavilla non hanno notato nulla di strano perché probabilmente i protagonisti della vicenda si erano già dileguati. Oggi, comunque, nessuno si è presentato in caserma per eventuale querela di parte.

Già in serata, tuttavia, è stato un susseguirsi di voci ed ognuno aggiungeva un elemento, un dettaglio in più. C’è chi riferisce di un ragazzo ferito ad una mano e chi dell’intervento dei carabinieri, costretti addirittura a sparare alcuni colpi di pistola in aria per sedare gli animi. Voci incontrollate, ma infondate e quindi non confermate dal comando della compagnia dei carabinieri di Paternò, che pur avendo saputo della lite in zona Sberno, non ha poi riscontrato notizie oggettive.

L’accaduto, per quanto ridimensionato rispetto alle voci, ripropone la questione della sicurezza e delle esigenze di ordine pubblico in una festa che, anno dopo anno, assume sempre più i caratteri di un evento di massa, caotico e disordinato, difficile da controllare e gestire.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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