Cronaca
In zona Martina trovati un furgone rubato ed attrezzi da scasso
di Vittorio Fiorenza
Il sospetto principale è che sia servito per uno dei colpi tentati o messi a segno, nelle ultime settimane, in appartamenti o attività commerciali della zona. Il mezzo, un furgone Ford Transit di colore bianco, era parcheggiato in una traversa non illuminata di via della Montagna, nella parte alta di contrada Martina, a Biancavilla.
La sua presenza ha incuriosito un operatore di una società di vigilanza privata che svolgeva il suo normale servizio notturne per alcune attività imprenditoriali della zona. Già un primo controllo effettuato attraverso la sala operativa dell’istituto di vigilanza ha dato conferma ai sospetti: il mezzo, intestato ad una ditta, risultava rubato a Catania.
Da qui, la segnalazione ai carabinieri della compagnia di Paternò, che sono poi intervenuti con una pattuglia del nucleo radiomobile. Il giorno dopo, nella stessa zona, pare siano stati rinvenuti diversi attrezzi tipici da “scasso”.
Sono scattate, quindi, tutte le verifiche e gli accertamenti che in questi casi vanno svolte, nel tentativo di trovare tracce e indizi che possano provare un collegamento con recenti episodi criminali.
Di furti e scassi, in effetti, nelle ultime settimane, soltanto a Biancavilla, se ne sono registrati diversi. L’ultimo fatto riguarda un tabacchino di via Vittorio Emanuele: i ladri hanno tentato, col l’ormai consueto metodo della “spaccata”, di distruggere la porta dell’esercizio. Hanno mandato in frantumi parte della vetrata, ma il colpo è fallito. Colpo messo a segno, invece, in un’abitazione di via Marco Botzaris: approfittando dell’assenza dei proprietari, i ladri hanno messo a soqquadro la casa, portando via un motozappa, oggetti d’oro ed oggetti d’arredo.
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Cronaca
Operazione “Ultimo atto”, avviato il processo anche per altri sei imputati
Segue il rito abbreviato un altro troncone, con il presunto reggente del clan e 12 suoi picciotti
Prima udienza dibattimentale del processo scaturito dall’operazione antimafia “Ultimo atto”, condotta dai carabinieri a Biancavilla, nel settembre 2023. Alla prima sezione penale del Tribunale di Catania (presidente Riccardo Pivetti) al via il processo a carico di sei imputati: Carmelo Militello, Nicola Minissale, Ferdinando Palermo, Alfredo Cavallaro, Maurizio Mancari e Francesco Restivo. Altri 13 seguono, invece, il rito abbreviato e per i quali la Procura ha chiesto condanne per 125 anni complessivi di reclusione. Si tratta del gruppo che fa capo a Pippo Mancari u pipi (anche lui imputato in abbreviato, per il quale sono stati chiesti 12 anni di reclusione).
Siamo alle udienze interlocutorie: si procederà ora alle richieste di prova e al conferimento ai periti per la trascrizione delle intercettazioni. Dialoghi telefonici ed ambientali che hanno fatto emergere un organigramma con vecchie facce e giovani rampanti e una rete di affari illeciti.
Non soltanto estorsioni (ai danni di sei imprenditori e commerciati, oltre che agli ambulanti e ai giostrai della festa di San Placido). Ma anche traffico e spaccio di droga: un mercato sempre fiorente. E poi, la cosiddetta “agenzia”. Due società di trasporto su gomma, che, secondo gli inquirenti, per lunghi anni era stata nelle mani dei clan di Adrano e Biancavilla, imponendo il monopolio assoluto nei servizi rivolti soprattutto ad imprese della lavorazione di agrumi. Carmelo Militello e Ferdinando Palermo, in particolare, sarebbero i due uomini chiave della “agenzia”. Un’attività sottoposta a sequestro finalizzato alla confisca per un valore di circa 3 milioni di euro.
Gli altri componenti del gruppo che hanno scelto il rito abbreviato sono, oltre a Pippo Mancari: Giovanni Gioco, Salvatore Manuel Amato, Placido Galvagno, Piero Licciardello, Mario Venia, Fabrizio Distefano, Nunzio Margaglio, Alfio Muscia, Carmelo Vercoco, Cristian Lo Cicero e Marco Toscano. Imputato è anche Vincenzo Pellegriti, che del gruppo si è disassociato, entrando nel programma di protezione per i collaboratori di giustizia. Le sue dichiarazioni sono state utilissime all’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Bonomo.
In entrambi i procedimenti si sono costituiti parte civile il Comune di Biancavilla (su delibera della Giunta del sindaco Antonio Bonanno, rappresentata dall’avv. Sergio Emanuele Di Mariano) e l’associazione Libera Impresa (rappresentata dall’avv. Elvira Rizzo). Non figura, invece, nessuna delle vittime di estorsione. Assenti: come da consueta tradizione omertosa.
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