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Cronaca

In zona Martina trovati un furgone rubato ed attrezzi da scasso

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di Vittorio Fiorenza

Il sospetto principale è che sia servito per uno dei colpi tentati o messi a segno, nelle ultime settimane, in appartamenti o attività commerciali della zona. Il mezzo, un furgone Ford Transit di colore bianco, era parcheggiato in una traversa non illuminata di via della Montagna, nella parte alta di contrada Martina, a Biancavilla.

La sua presenza ha incuriosito un operatore di una società di vigilanza privata che svolgeva il suo normale servizio notturne per alcune attività imprenditoriali della zona. Già un primo controllo effettuato attraverso la sala operativa dell’istituto di vigilanza ha dato conferma ai sospetti: il mezzo, intestato ad una ditta, risultava rubato a Catania.

Da qui, la segnalazione ai carabinieri della compagnia di Paternò, che sono poi intervenuti con una pattuglia del nucleo radiomobile. Il giorno dopo, nella stessa zona, pare siano stati rinvenuti diversi attrezzi tipici da “scasso”.

Sono scattate, quindi, tutte le verifiche e gli accertamenti che in questi casi vanno svolte, nel tentativo di trovare tracce e indizi che possano provare un collegamento con recenti episodi criminali.

Di furti e scassi, in effetti, nelle ultime settimane, soltanto a Biancavilla, se ne sono registrati diversi. L’ultimo fatto riguarda un tabacchino di via Vittorio Emanuele: i ladri hanno tentato, col l’ormai consueto metodo della “spaccata”, di distruggere la porta dell’esercizio. Hanno mandato in frantumi parte della vetrata, ma il colpo è fallito. Colpo messo a segno, invece, in un’abitazione di via Marco Botzaris: approfittando dell’assenza dei proprietari, i ladri hanno messo a soqquadro la casa, portando via un motozappa, oggetti d’oro ed oggetti d’arredo.

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Cronaca

Preso a calci e pugni per avere osato mandare un messaggio ad una ragazza

La vittima è un 40enne, gli aggressori sono due congiunti: per due anni sottoposti a “Daspo urbano”

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Divieto di accesso ad alcuni esercizi pubblici. Un provvedimento – il cosiddetto “Daspo urbano” – emesso dal questore di Catania e che i carabinieri hanno notificato ad un 50enne e al figlio 30enne per avere partecipato ad una violenta lite. In quell’occasione, i due avevano aggredito un altro biancavuillese di 40 anni.

Una lite prolungata, i cui retroscena erano stati ricostruiti dai militari, dopo un’accurata indagine.

La persona aggredita, secondo quanto riferiscono i carabinieri, avrebbe inviato un messaggio tramite smartphone ad una giovane, legata sentimentalmente al 30enne. Tanto è bastato per accendere la scintilla della contesa, avvenuta lo scorso agosto presso il bar in cui lavorava la ragazza.

Il fidanzato di lei e suo padre si sono presentati davanti al 40enne. Prima un’accesa discussione, poi calci e pugni verso l’uomo, ritenuto responsabile di avere importunato la ragazza. Un’aggressione che gli ha procurato la frattura del naso con una prognosi di 30 giorni, indicata dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

I due aggressori, dopo la denuncia, sono stati sottoposti ora al provvedimento del “Daspo urbano”, che vieta loro per due anni non solo di entrare nel bar in cui sono avvenuti i fatti, ma anche di stazionare nei pressi di locali di Biancavilla adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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