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«Acqua zampillante in via D’Azeglio, ma il Comune non dispone di operai»

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Da ben quattro giorni in via Massimo D’Azeglio (vicino l’abitazione del Sindaco) a causa dell’incuria del nostro comune, continua a zampillare acqua da un tombino!

Le chiamate fatte al comune sono state tantissime, come risposta ci è stato detto che nn c’è personale disponibile. Adesso mi chiedo quanta acqua è stata sprecata in quattro lunghi giorni?

Per non parlare delle zanzare che si stanno moltiplicando riempiendo le abitazioni limitrofe! Si chiede al Sindaco e alle persone addette di porre fine a questo disagio….

MARIANGELA BONACCORSI

AGGIORNAMENTO

(26.9.2014) La stessa lettrice ci comunica: «Gli operai sono venuti stamattina a sistemare tutto… ciò vuol dire che solo quando i problemi diventano pubblici si trova una soluzione!!! Vi ringrazio per il sostegno…».

® RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Angelo

    21 Ottobre 2014 at 15:16

    C’è da ridere. Possibilmente, il mansionario di certe persone non corrisponde a quello di idraulico, ma che a Biancavilla si sbagli nelle assunzioni è certo. Basta andare in uno dei tanti uffici del Comune e si vede tanta gente a rompersi le b..le per il troppo far niente!!!

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Biancavilla siamo noi

«In visita turistica, multato per avere sforato di 1 km/h: non verrò più qui»

Ss 284, un lettore ci scrive, raccontandoci la sua esperienza con i vigili urbani di Biancavilla

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Il 16 agosto scorso, desideroso di far conoscere le “nostre” bellezze naturali ed architettoniche anche ad un mio cugino americano, partivo in auto diretto al Castello di Nelson in territorio di Maniace, provincia di Catania. Una strana peripezia, forse dovuta ad errate indicazioni del navigatore ed una segnaletica lacunosa, ci ha fatto vagare per contrade sconosciute fino all’ora di pranzo e così, girando alla ricerca di un ristorante, sono incappato in un autovelox.

Grazie al quale il Comando di Polizia Locale del Comune di Biancavilla (competente per territorio) ha determinato quanto segue: «Alle ore 12, 28 sulla (famigerata, mia aggiunta) Ss 284 dir. Catania – Randazzo procedeva km 76 in un tratto a km 70 superando di km 1 la velocità massima consentita, calcolata tenendo conto della tolleranza del 5% (comunque NON inferiore a 5 Km/h) stabilita dall’art. 187 Dpr 610/96».

«Pago 50 euro, mi sento “abusato”»

Ora, so bene (per età ed esperienza) che “la legge è legge” e, di conseguenza, pagherò il relativo verbale sottraendo l’importo dovuto alle mie scarse finanze di pensionato e ringraziando persino il legislatore perché, pagando subito senza fiatare, “mi fa lo sconto”. Per evitare, rifletto amaramente io, ricorsi al Prefetto od al Giudice di Pace sulla legittimità della presenza stessa di strumentazioni prive (secondo recenti sentenze) dei requisiti di legge, messe “a mo’ di trappole” in giro dai comuni solo “per far cassa” a spese degli automobilisti, anche quelli “quasi” virtuosi.

Come nel caso in questione, oserei dire: in pratica dovrò pagare 50 euro per aver “sforato” di UN chilometro una tolleranza che NON può essere inferiore a 5 km!! In pratica, per non farla lunga, mi sento “abusato” dalla stessa sanzione. Non posso far altro che lamentarmi su Internet per quella che considero una vessazione del cittadino, una delle tante.

Con una certezza, da quelle parti non mi vedranno più. E non vedranno neppure i miei ospiti, italiani o stranieri che siano.

VINCENZO MANNELLO

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