Cronaca
Insultò il marito: «Sei un impotente», la donna citata a giudizio per ingiuria


Si sarebbe rivolta al marito con la peggiore delle frasi che un uomo possa sentirsi dire: «Bastardo, non sei un uomo, sei un impotente». Manifestazioni d’ira tipiche di una coppia in crisi. E in effetti, l’episodio riguarda due coniugi di Biancavilla che stanno attraversando una causa di separazione.
Quella offesa, però, lui non l’ha proprio gradita. Così, non soltanto ha presentato querela contro la donna. Ma l’uomo, assistito dall’avv. Pilar Castiglia, ha allegato anche altre accuse contro di lei su fatti che coinvolgerebbero pure il figlio minore della coppia.
Svolte le opportune indagini sui fatti raccontati, che risalirebbero allo scorso anno, il pubblico ministero, Agata Consoli, della Procura distrettuale di Catania, ha adesso firmato un decreto di citazione a giudizio nei confronti della donna.
L’imputata dovrà rispondere di ingiuria per la frase rivolta all’uomo, ma anche di danneggiamento perché le viene contestata la circostanza nella quale lei avrebbe scagliato una pietra contro l’auto del coniuge. Non solo: il pm contesta i reati di percosse ed ingiuria ai danni del figlio, il quale sarebbe stato preso a calci dalla madre e, in un’altra occasione, offeso con la frase: “Bastardo, faccia di cane”.
L’imputata, pertanto, dovrà comparire davanti al Tribunale di Catania, in composizione monocratica.
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Cronaca
Si ribalta l’auto della Misericordia, ferite madre e figlia di Biancavilla
Incidente autonomo: le due donne ricoverate a Catania, contusioni per due giovani del Servizio civile


Un Fiat Doblò della “Misericordia” di Adrano, che percorreva la Ss 121, si è ribaltato. Un incidente autonomo, forse dopo l’urto di un sasso sulla carreggiata, all’altezza del centro commerciale Etnapolis. A bordo, oltre a due giovani del servizio civile, anche due donne di Biancavilla, madre e figlia (quest’ultima disabile), dirette a Catania per una visita medica. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, carabinieri e vigili del fuoco.
Le due donne sono ora ricoverate, anche se non desterebbero particolari preoccupazioni. In un primo momento si era temuto, in particolare per la persona più anziana, trasportata in elisoccorso al “Cannizzaro”. La figlia è stata trasportata al Policlinico di Catania. I due accompagnatori, 19enni, dopo le prime cure all’ospedale di Paternò, sono tornati a casa, seppur con contusioni e lievi traumi.
Pietro Branchina, governatore della Misericordia di Adrano, si è subito recato sul luogo dell’incidente ed è rimasto in contatto con i due giovani le due donne di Biancavilla e i rispettivi familiari.
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