Politica
La Tasi di Glorioso e la Juve di Vidal Quando la lite sulle tasse si fa sul web
Liti e sfottò via Facebook. Il dopo-Consiglio, quello che ha istituito la nuova tassa della Tasi e che ha riservato momenti polemici al limite della rissa, ha la sua eco anche nei profili on line.
È bastato un commento di Giuseppe Bua, presidente del movimento politico-culturale “Azione popolare”, per innescare il botta e risposta, che ha visto la partecipazione del sindaco Giuseppe Glorioso.
Bua ha scritto: «Cari biancavillesi, da stasera le tasse a Biancavilla saranno più alte! Potete ringraziare il sindaco di questa città ed i consiglieri che ancora in Consiglio comunale lo sostengono».
Il sindaco ha risposto così: «Bua, ma secondo te, Vidal rimane alla Juve?». Meglio parlare d’altro, insomma.
Pronta la replica: «Glorioso ti commenti da solo. Se non riesci a diventare deputato, hai un futuro da comico assicurato».
Quindi di nuovo Glorioso: «Preferisco il dj».
E poi una serie di altri commenti dal tono tipico dei social network. Per questo, poi Bua ha spostato il suo intervento nella pagina web del movimento politico con un post dal titolo “Glorioso farebbe meglio a dimettersi” e uno stralcio del programma elettorale del sindaco in cui veniva affermato che «nonostante tutte le difficoltà del periodo, ci impegneremo a mantenere invariata la pressione fiscale per non gravare sulle tasche delle famiglie».
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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