Istituzioni
Appalto rifiuti: addio alla Dusty: costi giù, posti di lavoro a rischio
Dopo otto anni a Biancavilla, la società rinuncia alla gara per il nuovo servizio. Due le ditte ammesse: una di Gela, l’altra di Brolo. Tra un mese, il passaggio all’impresa aggiudicataria. Il sindaco: «Abbattuti i costi di oltre 1 milione». In previsione bollette più leggere, ma ne fanno le spese i netturbini, parte dei quali potrebbe non essere riassunta.
di Vittorio Fiorenza
Tra qualche mese o poco più, colori e loghi dei mezzi per la raccolta dei rifiuti e delle tute degli operatori ecologici non saranno gli stessi di quelli attuali. Non un semplice cambiamento estetico, ma un passaggio del servizio ad un’altra ditta. Dopo otto anni di presenza a Biancavilla, la Dusty di fatto ha rinunciato a proseguire l’attività. Nella gara del Comune (6 mesi per 860mila euro, riferiti al solo servizio di raccolta), si sono presentate tre imprese, ma la società catanese ha prodotto nessuna offerta ed è stata esclusa. Ammesse le altre due: la “Roma Costruzioni” di Gela e la “Caruter” di Brolo, le cui buste saranno aperte dopo le verifiche di rito.
Nell’attesa, la Dusty, che formalmente finirebbe il servizio domani, proseguirà in regime di ordinanza fino all’aggiudicazione dell’appalto.
«Si taglia con il passato e si apre una nuova fase a Biancavilla –evidenzia il sindaco Giuseppe Glorioso– perché abbassiamo, sua base annua, da 3,6 a 2,4 milioni di euro i costi del servizio, inclusa la discarica».
Sulla carta, tutti gli operatori Dusty dovrebbero transitare nella nuova ditta. Ma ci sono aspetti da chiarire. La Fp-Cgil, già a bando pubblicato, ne chiedeva il ritiro per «gravi ed importanti anomalie ed incongruenze», oltre alla «violazione dell’accordo quadro» (criticata pure dal consorzio Simco), che metterebbe a rischio licenziamento parte dei netturbini. In base al monte ore lavorative stabilito, infatti, servirebbero 24 lavoratori, ma la Dusty ne ha indicato 45 in forza a Biancavilla con diritto di reinserimento nella nuova ditta.
Osservazioni a cui il sindaco Glorioso ha risposto in una lettera alle parti sociali: «Il piano industriale oggetto di critiche risulta formalmente e sostanzialmente validato proprio da quell’ente (l’assessorato regionale) a ciò deputato, con buona pace delle asserite violazioni ipotizzate, e perciò in grado di garantire l’efficacia del servizio sia rispetto al raggiungimento degli obiettivi di raccolta che rispetto al livello di servizio offerto all’utenza». Per Glorioso, poi, l’elenco dei 45 lavoratori indicati dalla Dusty è errato e ne chiede la correzione, visto che conteggerebbe nominativi che «non risulta abbiano mai lavorato nel cantiere di Biancavilla».
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Istituzioni
Taglio del nastro per la “nuova” palestra della scuola media “Luigi Sturzo”
Finiti i lavori di riqualificazione per 350mila euro, la struttura torna agli alunni per le attività sportive
Palloncini colorati e coreografie divertenti per festeggiare la “nuova” palestra della scuola “Luigi Sturzo” di Biancavilla, sottoposta a lavori di riqualificazione.
La struttura sportiva, del tutto rinnovata, è stata inaugurata dal sindaco Antonio Bonanno insieme con la dirigente scolastica Concetta Drago. Presenti anche il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero e gli assessori Vincenzo Randazzo, Mario Amato e Vincenzo Giardina. I lavori sono stati curati dall’impresa “Bertolone Costruzioni srl”.
«Ora che una struttura così bella torna a funzionare – dice il sindaco Bonanno – si allarga la possibilità per centinaia di studenti di praticare l’attività sportiva. Mi piace sottolineare che la riqualificazione della palestra è avvenuta in tempi celeri grazie alla costante collaborazione tra la dirigente scolastica Drago e il nostro ufficio tecnico».
«L’alto valore educativo e sociale che lo sport esercita nelle nostre realtà cittadine – aggiunge il primo cittadino – mi fa esultare due volte. La prossima settimana, infatti, inaugureremo anche la palestra riqualificata del 1° Circolo didattico, a Cicalisi. L’operosità dell’ex assessore all’Istruzione Luigi D’Asero e dell’attuale Vincenzo Randazzo ha permesso ai due istituti di beneficiare ciascuno di 350mila euro per le opere di ristrutturazione».
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